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Nuove abitudini, nuove strategie

23/5/2020

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Una strategia senza tattiche è il cammino più lento verso la vittoria. Le tattiche senza una strategia sono il clamore prima della sconfitta. Sun Tzu
Nell'ultimo articolo (link come sempre in fondo) ho riportato un concetto di Alf Rehn su come l'innovazione rischia di essere obsoleta, quasi insignificante. Soprattutto se manca almeno una delle seguenti caratteristiche:

- Una cultura digitale (e strategia) a monte;
- Uno scopo;
- Se non risolve un reale problema;
- Se il servizio non è di altissima qualità.

​Indubbiamente questo è il momento ideale per innovare, per digitalizzare i servizi, al fine di renderli fruibili da tutte le persone, in qualsiasi luogo e in ogni momento: anywhere, anytime.

E' evidente che le aziende che si adatteranno più velocemente ai cambiamenti a cui stiamo assistendo, avranno maggiori possibilità di resistere nel lungo periodo. Tutte le piccole, grandi e media imprese, ma anche le attività al dettaglio, ormai, non possono non pianificare una strategia digitale per soddisfare una domanda, da qualche mese non più latente. 

Uno studio, su un campione di 400 Pmi, ci conferma che la maggior parte delle aziende ne ha compreso l'importanza.

Secondo la ricerca #RestartItalia (fonte Millionaire.it)
 realizzata da Wwworkers, è emerso che la maggior parte degli intervistati (oltre il 70%) pensa che innovazione e digitalizzazione siano gli elementi chiave che hanno permesso alle loro imprese di affrontare l’emergenza. Negli ultimi mesi, molti hanno utilizzato canali di comunicazione e vendita online: social media (87%), e-commerce (39%), chat di WhatsApp, Telegram, Facebook Messenger (32%), video su YouTube (16%) o in live streaming (32%). Qualcuno ha fatto ricorso anche a realtà virtuale (2%) e gamification (1%). 

Il tema principale però, oltre al timing, è sempre il "come". 

La cosa più semplice è emulare le tattiche di altre aziende, pur di far la guerra ai competitor o di cavalcare l'onda del cambiamento, con il rischio di snaturare la propria missione. Discorso diverso è decidere di pianificare ed attuare strategie, in linea con la vision aziendale, nel breve e nel lungo periodo, adattandosi ai nuovi consumi e alle necessità emerse in questi mesi (lo vedremo nelle prossime righe).

Tali strategie coinvolgono, ovviamente, tutti i reparti di un'azienda: dai vertici all'area marketing, dall'IT al reparto vendita. 


Nuove abitudini, nuove strategie 
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Secondo i dati dell’Osservatorio Multicanalità 2020, realizzato da Nielsen in collaborazione con la business School del Politecnico di Milano (foto in basso), sono emersi 5 aspetti che reputo molto interessanti: 

1 - Il 58% di chi ha fatto la spesa online non aveva mai provato questo servizio e ben l’83% di questi dichiara che continuerà a farla anche nel post-Covid;
2 - Lo smart working è stato testato per la prima volta dal 53% e l’80% di essi dichiara che continuerà a farlo al termine dell'emergenza;
3 - Le scommesse e i casinò online dal 33% e l’89% continuerà a farlo;
4 -I preventivi RC auto usati per la prima volta dal 31%, con l’85% che continuerà anche in futuro;
​5 -Per l’home banking: il 26% lo ha provato per la prima volta e ben il 94% lo farà in futuro. Un numero rilevante di “nuovi utenti digitali” ai quali le banche dovranno offrire maggiori servizi online.
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"Multicanalità anteprima 2020: il nuovo umanesimo digitale". Fonte Nielsen
In sostanza, cambiano le abitudini e cambiano quindi le strategie che le aziende dovranno mettere in atto da qui ai prossimi anni. Stiamo assistendo una rivoluzione epocale che faciliterà (si spera) tante azioni quotidiane, che prima necessitavano di una presenza fisica o di una burocrazia decisamente più lenta.

​
Questo periodo, a mio parere, ci ha fatto comprendere quanto l'arretratezza della digitalizzazione in Italia fosse attribuibile principalmente ad un gap enorme nei servizi offerti dalle Pmi (e non solo), più che un problema attribuibile ai consumatori, quindi ad una mancanza di domanda.

Semplicemente si sono manifestate diverse necessità, in un momento di crisi sanitaria, e le aziende si stanno attrezzando per soddisfare sempre più persone, nel miglior modo possibile.


Il grafico riportato ci fa comprendere che le abitudini instaurate in questi mesi - dovute sia all'impossibilità di uscire di casa che alla forte accelerazione dei servizi online - si sono già consolidate nella nostra routine e che, difficilmente, ci faranno tornare indietro. Quindi alle vecchie abitudini di acquisto.

Adattarsi e innovare è essenziale per non morire oggi.
Farlo con una strategia per non morire domani.
Cosa vuoi fare adesso?
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Leggere l'articolo "Il teatrino dell'innovazione".
​Leggere l'ultima recensione "Innovare davvero".
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Curioso per natura, sportivo dalla nascita e testardo per origini. Leggo per crescere e per esplorare nuovi mondi. Amo il marketing, la vendita, il calcio e i viaggi.  Adoro i Simpson e sono un divoratore di serie tv. Odio il piccante, la 'nduja, la cipolla e l'aglio. E per questo mi definiscono un calabrese atipico.

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