Chi reads
  • Home
  • inizia da qui
  • Why Chi reads
  • Libreria digitale
  • Blog
  • Aforismi
  • Social wall
  • Chi sono
    • Chi sono (in breve)
    • Chi sono (se hai più tempo)

Questo è il marketing - Seth Godin

9/2/2019

Commenti

 
Foto
Le persone che cercano di far accadere il cambiamento sono spesso di fretta e la pubblicità sembra una scorciatoia. Tuttavia, senza perseveranza e concentrazione, l’investimento è sprecato.
Foto
SCHEDA DEL LIBRO
  • Titolo: Questo è il marketing - Non puoi essere visto se non impari a vedere
  • Autore: Seth Godin
  • Categoria: Marketing, Vendite

A chi lo consiglio

Marketer, social media manager, addetti marketing, brand manager responsabili marketing, blogger, liberi professionisti, imprenditori.

Cosa impari


Ti renderai conto che viviamo in un mondo sovraffollato di pubblicità, di informazioni, di prodotti e servizi di qualsiasi genere. Internet è una piazza colma di milioni di persone attraverso il quale potenzialmente potresti arrivare a tutti. Ma è un boomerang. Se lanci l’esca nell'oceano sperando che qualche pesce abbocchi, stai perdendo tempo. Non basta più informare, vendere, impostare campagne di adv online, comunicare tutto a tutti, ma diventa necessario narrare: creare valore e fiducia, suscitare emozioni e attesa ad una nicchia specifica. Bisogna tornare alla normalità. Rivolgersi a persone come noi. Questo è il marketing. Vuoi sapere cosa NON è il marketing? Scoprilo SUBITO.

Descrizione e frasi salienti

Ammetto che recensire un libro così intriso di informazioni, nozioni, perle di saggezza, non è stato assolutamente facile. Di Seth Godin apprezzo le sue spiccate capacità di scrittura, essendo capace di rapirti e tenerti incollato al libro dall'inizio alla fine, senza mai stancarti. Non solo per le sue indiscutibili abilità persuasive, ma soprattutto perchè ogni frase, paragrafo o capitolo, esprime contenuti di altissima qualità e mai convenzionali. Se ha scritto “La Mucca viola”, del resto, non può essere mai banale. Io stimo chi va controcorrente (con cognizione di causa).

“Questo è il marketing” è un richiamo ai valori, alla tradizione, alla fiducia, all’empatia, al trasmettere emozioni alle persone, proprio come una volta. Si rivolge dando del “tu” ai marketer, quasi li implora a cambiare strategia e a rivedere il modo di fare marketing. Li esorta a non avere fretta, a costruire un un'identità, giorno per giorno.

Attenzione: non ho detto volutamente tattica, ma strategia.

Oggi, le tattiche sono accessibili e tutti possono impararle: campagne social, remarketing, call to action e via dicendo. Potrei elencarne centinaia. C'è chi le applica meglio e chi peggio, ma non è questo il punto, questa è la conseguenza di un processo più vasto.

La sua è una missione legata alla strategia: “Why” più che “What” e “How”.

Il perché esiste la tua azienda e dove vuoi arrivare lo sai solo tu e nessuno può copiarlo.

Perché un cliente deve scegliere il tuo prodotto.
Perchè lo trova coerente con il suo status. Non compriamo la Ferrari (io no) per la qualità della carrozzeria, ma perché ci fa sentire importanti e parte di un’élite di pochi fortunati. Eleva il nostro status sociale. Il marchio Ferrari ispira le persone, ha una storia e rappresenta l'eccellenza dello stile e del design nel mondo.

“Il brand marketing rende magici. Il direct marketing fa squillare il telefono”.

Perché devi essere degno di fiducia e stima.
Perché la normalità, la costanza e l’esserci sempre, rassicura le persone. La tradizionalità di un marchio è la forza, il vantaggio competitivo, non il limite.

“Non modificate le vostre pubblicità quando ve ne siete stancati. Non modificatele quando i vostri dipendenti se non sono stancati. Non modificatele nemmeno quando i vostri amici se ne sono stancati. Modificatele quando il vostro contabile se ne è stancato”.

Perché esisti.
I marketer di ogni azienda si focalizzano sulle caratteristiche del prodotto e su come venderlo. Ma c’è un marketing più profondo, a tratti filosofico, che riguarda la missione dell’azienda e come vuole contribuire al cambiamento del mondo. Tu, che non sei Mark Zuckerberg (né tantomeno io), devi avere l’obiettivo di influenzare centinaia, migliaia di persone. E qualora dovessi riuscirci hai già fatto bingo!

Devi, però, capire cosa vogliono le (tue) persone: osservale, studiale, scopri le loro abitudini, i loro gusti.

Il marketing è una vocazione: essere al servizio degli altri a dare loro qualcosa che desiderano.


“Le persone che cercano di far accadere il cambiamento sono spesso di fretta e la pubblicità sembra una scorciatoia. Tuttavia, senza perseveranza e concentrazione, l’investimento è sprecato”.

Mi sembra chiaro: la pubblicità è la strada più facile, basta investire qualche "spicciolo" al giorno per apparire nei contenuti sponsorizzati. Ma Godin afferma: “Interagite con la cultura, siate coerenti e pazienti”.

Aggiungo io: il contenuto di qualità coerente e costante vince, sempre, su tutto.

Hai bisogno di fan, non di cliccatori e impression.

“Credo che l’unico modo per fare la differenza sia identificare chiaramente e comprendere le persone che state cercando di influenzare. Una volta che le avrete pienamente coinvolte, saranno felici di contribuire a spargere la voce”.

La sfida per la maggior parte delle persone che cercano di avere un impatto non è vincere sul mercato di massa. È, appunto, il micro mercato (smallest viable market).

“Se non puoi avere successo nel piccolo, perché credi che riuscirai a farlo in grande?”

Cosa NON è il marketing:

  • Non è ingannare
  • Non è nascondere
  • Non è manipolare
  • Non è (solo) investire in campagne adv su Google e Facebook (ps. non ti dice di non farlo, ma di rivedere lo scopo, il tuo obiettivo a lungo termine)
  • Non è rivolgerti a tutti, nè a "loro"

Cos'è il marketing:
  • E’ tensione emotiva (il significato lo trovi nel libro)
  • E’ rivolgerci a persone come “noi”: “Smallest Viable Market” e non a "loro": il pubblico che non ti appartiene
  • E’ fiducia, perseveranza e pazienza
  • E' normalità e tradizione
  • E’ avere fan (centinaia, migliaia, magari milioni), non cliccatori o impression
  • E’ creare uno status symbol
  • Influenzare gli early adopter (se non sai chi sono leggi "O sei straordinario o sei invisibile. A te la scelta!")

Spesso ci chiediamo perché una campagna online non genera i risultati sperati. Analizziamo tutti i dati: clic, impression, open rate ma non diamo importanza alla qualità di questi clic e a come e quando si potranno convertire anche in seguito.

Si chiama social Lifetime Value: in poche parole è il ciclo di vita del cliente dall’acquisizione fino alla fidelizzazione: il guadagno che il cliente può generare nel tempo. Il dato non viene valutato sulla base di una singola campagna o dalla prima vendita, ma in un arco di temporale di medio-lungo termine.

Chi fa marketing, ma soprattutto chi vende, è consapevole di quanto sia difficile in primis acquisire nuovi clienti, ma soprattutto mantenerli attivi instaurando una relazione di qualità che possa produrre dei profitti costanti nel tempo.

Questo è il marketing.
Non puoi essere visto se non impari a vedere.
​Il marketing non è malvagio, è magnifico.


La sfida è aperta: tu sei pronto a contribuire al cambiamento e ad influenzare le persone come TE?

Adesso vuoi leggere altri 
libri di marketing o di business?

Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione!

Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato, oppure vai nel blog.

    Lascia un feedback sul libro

Invia
Commenti

    Autore

    Lorenzo Chininea

    Foto
    Scopri chi sono
    Foto
    Foto

      LA TUA OPINIONE

    Invia
Proudly powered by Weebly
  • Home
  • inizia da qui
  • Why Chi reads
  • Libreria digitale
  • Blog
  • Aforismi
  • Social wall
  • Chi sono
    • Chi sono (in breve)
    • Chi sono (se hai più tempo)