“Il futuro dei videogiochi non è una scatola”. Piccolo (e ambizioso) slogan per cercare di spazzare via mentalmente leader come PlayStation e Xbox, impresa molto ardua al momento, vista la predilezione dei giocatori verso le console. Ad ogni modo, il Ceo di Google, Sundar Pichai, diversi mesi fa ha dichiarato: “Abbatteremo i limiti tradizionali del settore dei videogame, sarà una piattaforma per tutti. E quando diciamo tutti intendiamo tutti letteralmente”, Anche i grandi falliscono. Ricordiamoci, però, che Google diversi mesi fa ha annunciato la chiusura di Google+, un social network nato per contrastare Facebook, Twitter e LinkedIn. In rete esiste un vero e proprio "cimitero di Google", che puoi consultare qui. Dopo i tanti errori degli ultimi anni, l’azienda ha spostato gli investimenti verso un settore molto più prolifico: quello dei videogiochi, che nel 2018 ha generato 138 miliardi di euro e che secondo alcune previsioni di Newzoo raggiungerà i 180 miliardi di euro nel 2021. Contrariamente a quanto si pensi, il settore non rappresenta solo la fascia giovani e adolescenti ma coinvolge anche tantissimi adulti. Ogni mese su Facebook circa 700 milioni di persone utilizzano i giochi all’interno del social. Google è entrata in maniera dirompente nel settore con Stadia. Il concetto è simile al modello di business di Netflix (tanto per cambiare), nessun hardware, se non un pad (compatibili anche altri joystick già sul mercato) che permette di giocare tramite TV, PC o cellulare, collegato direttamente con l’assistente di Google. Le rivoluzioni sono sostanzialmente tre: possibilità di utilizzo da qualsiasi dispositivo, sfruttare il servizio in streaming essendo basato sul cloud gaming. Ma soprattutto Stadia sarà perfettamente integrata con Youtube, in quanto attraverso la piattaforma si può iniziare a giocare in maniera immediata dopo la visione di un video. Youtube può diventare davvero un veicolo per creare una sorta di "community del gaming" facilmente accessibile. Google ha previsto anche la funzione multipower. Giochi quando vuoi, dove vuoi e con chi vuoi, visto che ovviamente si può entrare anche in competizione con altri giocatori connessi. Stadia è la libreria digitale di videogiochi più grande al mondo, priva di console. Stadia prevede un abbonamento per usufruire della piattaforma che si adatta a tutti i dispositivi e alle risoluzioni più esigenti, fino ad arrivare all’8k che rappresenterà il futuro. L’avvento, oramai prossimo, del 5G sarà si potrebbe rivelare sicuramente un vantaggio non da poco nella riuscita di questo progetto, considerando la spiccata esigenza del giocatore medio di avere altissime prestazioni e qualità eccellenti in ogni videogioco. C’è da dire che attualmente il servizio sta avendo alcune problematiche legate all'ottimizzazione della risoluzione e pare che Google abbia dato colpa agli sviluppatori dei giochi. La seconda critica è quella legata al numero di giochi, che al momento pare sia limitato. Con il definitivo arrivo del 5G e perfezionando il servizio, riuscirà Stadia a spazzare le console? Come sempre ho più domande che risposte, ma di certo sarà un'impresa molto ardua. Però, la storia insegna e si diceva la stessa cosa di Blockbuster (ne ho parlato qui). Quindi chissà che Stadia non si rivelerà una vera e propria rivoluzione in tal senso o, nella peggiore delle ipotesi, finirà nel "The Google Cemetery". Vuoi leggere altri articoli come questo nel blog? Vai qui. Sono un "cazzeggiatore" professionista su Linkedin, da poco trentunenne, interista credente e da calabrese (testardo) purosangue sono un amante del mare. Odio con tutto il cuore il piccante, la 'nduja, la cipolla e l'aglio. |