“Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento”. Charles Darwin L’innovazione è sempre sinonimo di cambiamento e come riportato nell’articolo “Innovare o morire”, persino aziende leader hanno commesso l’errore (e molte altre lo faranno anche in futuro) di non cogliere l’opportunità nel momento più adatto, di rinnovarsi. Storicamente tutte le rivoluzioni, in ambito economico e produttivo, hanno generato vincitori e perdenti. A volte, a vincere o perdere sono i “grandi”, ma anche i piccoli. Mi riferisco a grandi aziende, gruppi e multinazionali, ma appunto anche piccole e medie realtà, o artigiani, negozi specializzati e via dicendo. Ogni epoca ha visto scomparire mestieri che un tempo venivano ritenuti fondamentali, che negli anni sono stati sostituiti da tecnologie avanzate o semplicemente sono divenuti obsoleti. Per un mestiere che scompare, ne nascono altri dieci. Per un'azienda che chiude (e non è mai una bella notizia) nascono decine, centinaia di startup, che in futuro potrebbero divenire aziende di grandi dimensioni. Reinventarsi ed innovare è l’unica strada. Quello dell’innovazione è un discorso che potrebbe essere facilmente banalizzato e per tale motivo riporto delle informazioni provenienti da fonti certe. Secondo la Boston Consulting Group sono 50 le aziende più innovative del 2019. Lo studio evidenzia, infatti, come l'intelligenza artificiale sia la principale innovazione che determinerà i maggiori sviluppi tecnologici nei prossimi 3-5 anni. Non a caso, le prime tre aziende (che puoi notare dalla foto sottostante) investono milioni di euro per sviluppare sistemi di intelligenza artificiale: Alphabet con Waymo, Amazon con Alexa, Apple con Siri, ma anche McDonald's sfrutta l'AI per adattare i menu digitali ai diversi momenti della giornata. Fonte: Boston Consulting Group A tal proposito ci tengo raccontare un piccolo aneddoto... Questo Natale mi sono reso conto di quanto sia influente l'intelligenza artificiale, e probabilmente quanto lo sarà in futuro, non solo per noi giovani. Una persona che conosco molto bene, all'età di 80 anni, ha ricevuto come regalo Alexa di Amazon. Bisogna dire che conosceva già le funzioni (avendole già provate), ma posso assicurarti che è stato più che contento del regalo ricevuto. Questa storia dal mio punto di vista fa comprendere tante cose. Lasciando un attimo da parte questa piccola partentesi e i grandi colossi, bisogna considerare che tutte aziende (nessuna esclusa), provenienti da qualsiasi settore, stanno subendo, o in caso positivo, cavalcando la disruption digitale. Sostanzialmente è una questione di sopravvivenza: vivere o morire, quindi di innovare o morire. Come emerge da un report di Digital Europe, il contribuito digitale al PIL in Italia vale solo il 4%, meno della media europea (5%). Le aziende italiane più digitalizzate sono principalmente i grossi gruppi e multinazionali, che rappresentano, però, solo il 30% del totale. Il restante 70% è formato da PMI, per cui il lavoro è ancora lungo e per tale ragione siamo indietro rispetto agli altri paesi. A mio parere l’Italia necessita di figure altamente specializzate in ambito digitale, di un ricambio generazionale, di una maggiore cultura digitale all’interno dei contesti aziendali e pubblici (vedi PA e servizi per il cittadino). Tutte le imprese e le realtà devono adattarsi o trovare nuove strategie volte ad offrire servizi e prodotti di qualità, in un mondo che va sempre più veloce. Ma andiamo al focus dell’articolo e alla parte strategica, che più mi preme riportare. Come Esselunga e The Space hanno risposto alla disruption digitale Amazon, Netflix, Disney, Apple, Facebook (e tanti altri) saranno sempre più influenti (non lo dico io, ma i dati) e in un modo o nell’altro fanno concorrenza ad altre migliaia aziende, piccoli imprenditori, negozi o anche grossi gruppi. Soprattutto Amazon, che viste le ambizioni del fondatore, intende monopolizzare (o almeno provarci) più settori contemporaneamente: e-commerce, streaming, food delivery, supermercati (vedi Amazon Go) ecc. Tutti, ma proprio tutti, sono coinvolti in una rivoluzione che riguarda svariati settori. I servizi streaming video di film e telefilm, rappresentano oggi un mercato sempre più in crescita e si sta assistendo all’arrivo (anche in Italia) di nuovi player come Disney +, Apple TV+, oltre al già citato Netflix e ovviamente al colosso di Bezos con “Amazon Video”. Il gruppo The Space, cosciente del fatto che tali player possono levare tempo per andare al cinema e offrire un servizio di altissima qualità direttamente dal proprio divano di casa, ha risposto con una strategia molto interessante. Un unico abbonamento, tutti i film che vuoi. Quando vuoi. Navigando sul sito dei cinema The Space, mi sono accorto che hanno da poco lanciato una strategia degna di nota, che personalmente ho apprezzato moltissimo. Al fine di contrastare, o quantomeno arginare il grande fenomeno dei servizi streaming multichannel, ha deciso di lanciare, ad un prezzo vantaggioso, un abbonamento mensile senza limiti a 16,90 euro al mese (con vincolo 12 mesi e tre rate anticipate). Oppure c’è la possibilità di pagare 199,00 euro subito (senza vincolo), risparmiando pochi euro. Il servizio include film in 2D e 3D e offre la possibilità di sedersi nei posti VIP. Sostanzialmente si può andare al cinema quando si vuole, a che ora si vuole, con un unico abbonamento. Fonte foto: thespacecinema.it Un modo, oserei dire, geniale per offrire un’esperienza ai clienti e dare la possibilità ad appassionati di cinema di accedere in qualsiasi momento. E’ chiaro che la visione di film a casa e quella al cinema non sono paragonabili e sono due approcci diversi. L’uno non esclude l’altro, ovviamente. Ma c’è da considerare anche che tramite le piattaforme si ha accesso a migliaia di telefilm, documentari e film in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo. Il vantaggio, invece, del cinema è quello di visionare un film, appena uscito, in un ambiente confortevole e comunemente ritenuto ottimale in termini di audio e video. Il fattore che può danneggiare i cinema è la pigrizia, o meglio, la comodità di guardare qualsiasi cosa, in qualsiasi momento, direttamente dal proprio divano. Quante volte, presi dalla pigrizia, abbiamo detto: “Guardiamo un film a casa?”. Adesso ad un prezzo mensile vantaggioso si può andare al cinema: quando si vuole e che ora si vuole! Funzionerà? Esselunga a casa. Abbonamento illimitato. Un’altra notizia, proprio di qualche giorno fa, è quella del gruppo Esselunga. Amazon, oramai da diversi anni, consegna cibo e bevande a domicilio nelle principali città italiane e lo fa anche a poche ore dall’ordine. Per provare a rispondere al colosso americano (e non solo), Esselunga ha da poco lanciato la consegne illimitate con la possibilità di pagare un fisso mensile, stabilito in più fasce periodiche a scelta del consumatore: per 3 mesi il costo del servizio è di 29 euro (9,60 euro al mese); per 6 mesi costa 39 euro e per 12 mesi 59 euro. Il cui importo minimo è di 110 euro, altrimenti il costo addebitato è di 7,90 euro. Tale servizio è collegato alla carta Fidaty, che offre prevede l’utilizzo tramite l’app ufficiale. Fonte foto: Esselunga.it Esselunga dà, quindi, la possibilità di personalizzare la consegna nella data e nell’orario che si preferisce. La spesa viene consegnata al piano (cosa non da poco). Per concludere, al fine di essere competitivi sul mercato è necessario essere umili e agili al cambiamento. C’è bisogno di idee, strategie, competenze, azioni rivoluzionarie che generano il progresso. Lo devono fare le piccole aziende, le PMI, ma anche le multinazionali. Ne sono un esempio i due gruppi citati all'interno dell'articoli. Ma siamo così sicuri che i nostri servizi e prodotti siano davvero competitivi e in linea le aspettative delle persone? Stiamo innovando almeno quanto i competitor del nostro settore di riferimento? Stiamo offrendo servizi e assistenza al cliente di altissima qualità? Stiamo risolvendo un problema alle persone? Stiamo offrendo un'esperienza unica? Prima di puntare il dito contro chi annienta il nostro business, chiediamoci se stiamo facendo di tutto per evitarlo. Il progresso riguarda tutti noi. Nessuno escluso. Nei prossimi articoli riporterò alcune grandi idee rivoluzionarie che stanno cambiando (e cambieranno) le nostre vite. Fonti: https://www.bcg.com/publications/2019/most-innovative-companies-innovation.aspx https://www.digitaleurope.org/ https://www.thespacecinema.it/card-e-promo/subscription-tsp https://www.esselunga.it/ Sono un "cazzeggiatore" professionista su Linkedin, da poco trentunenne, interista credente e da calabrese (testardo) purosangue sono un amante del mare. Odio con tutto il cuore il piccante, la 'nduja, la cipolla e l'aglio. |