By Lorenzo Chininea - 09/03/2019 I 4 Cavalieri eludono il fisco, violano la privacy e distruggono posti di lavoro per incrementare i profitti. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Appassionati di tecnologia e di marketing, startupper, social media manager, brand manager, responsabili marketing, blogger, liberi professionisti, imprenditori e qualsiasi persona interessata ad approfondire l’argomento. Cosa impari Amazon, Apple, Facebook e Google, sono i quattro Cavalieri che stanno cambiando il mondo, modificando i nostri comportamenti, le nostre abitudini, le modalità di accesso alle informazioni e di conseguenza anche i nostri stili di vita. Tutto questo, però, intacca anche la nostra privacy. Cosa ci offrono e di cosa si occupano queste aziende lo sappiamo tutti. Ma come riescono ad eludere il fisco, in che modo sfruttano i nostri dati, quali sono gli scenari futuri, ma soprattutto quale sarà il quinto Cavaliere, sei sicuro di saperlo? Leggi la recensione e scoprirai qualcosa in più (non tutto). Descrizione e frasi salienti ”The Four” ha superato ogni mia aspettativa. Prima di acquistarlo ho fatto, come sempre, parecchie ricerche e ammetto che sin da subito ha catturato la mia attenzione, visto l’argomento spiccatamente attuale ed essendo un tema di cui nutro un forte interesse. Ad ogni, modo ritenevo si trattasse di una mera descrizione di come queste aziende sono entrate nel mercato e come stanno agendo, con qualche informazione preziosa sui futuri progetti. Invece, dopo un'approfondita lettura lo ritengo un saggio d’inchiesta con informazioni inedite, ben esposte da Galloway con un approccio scientifico nel proporre i dati, valorizzato da uno stile di scrittura irriverente. Anche se in alcuni casi ne trae delle conclusioni, forse soggettive e "di pancia". Se pensi di imbatterti in un libro politically correct, non fa al caso tuo. Ho particolarmente apprezzato il coraggio di raccontare la verità senza filtri (sostenuta appunto da studi e dati), spesso scomoda, che non fa che denotare alcun timore di esporsi. Galloway è un esperto di brand strategy e digital marketing e insegna all’MBA della Stern School of Business della New York University. Ha fondato nove aziende tra cui L2, Red Envelope e Prophet. E’ tra i "50 migliori docenti delle business school" da Poets & Quants. Ha un canale su YouTube con una rubrica chiamata: "Winners and Losers", che registra decine di milioni di visualizzazioni. La visione e il taglio di “The Four”, quindi, proviene da un imprenditore esperto di marketing. E questo non è un dettaglio. Scommetto che adesso vuoi sapere di cosa parla il libro, vero? Iniziamo con qualche informazione inedita, ma per ovvi motivo racconterò neanche un 5% del contenuto. Piccoli grandi problemi tra compagni di merende Tutte e Quattro hanno (o hanno avuto) le seguenti problematiche:
C’è da dire che se ti chiami Amazon, Facebook, Apple e Google, hai dei privilegi fiscali non da poco. Questo è indubbio, anche se non dovrebbe essere così, siamo tutti d’accordo. Amazon governa (e distrugge) da marketplace, ma guadagna dai servizi in cloud Pensa che due di loro sono contemporaneamente sia cliente/fornitore che concorrenti. Amazon è il miglior cliente di Google. Se ad ogni ricerca il primo risultato è sempre il colosso di Bezos e il tuo sito è nella terza pagina, ci sarà un motivo. Sappi che paga milioni di euro per assicurarsi sempre quel posto. Google ne è felice. Il rovescio della medaglia è che il 55% delle ricerche di un prodotto viene effettuata prima su Amazon e dopo su Google (28%) e il restante in altri siti o tramite il portale dell'azienda di riferimento (dato Bloomberg 2016). Google non è molto felice. Nel 2015 Amazon ha speso 7 miliardi di dollari per spedire pacchi, registrando perdite per 5 miliardi e utili di 2,4 miliardi. Praticamente ha continue perdite di miliardi di euro attraverso il marketplace, avendo costi di spedizione elevatissimi e un margine sui prodotti non altissimo (al momento), a parte quelli marchiati Amazon Basics (che guarda caso spesso risultano per primi tra le ricerche). Un modello di business insostenibile se non fosse un colosso. Ma pochi sanno che la voce “Altro” aiuta Amazon a proliferare economicamente e restare a galla, che le permette nel contempo di sbaragliare la concorrenza nel retail con una politica di prezzi puntualmente più bassi degli altri e offrendo un servizio (pre-durante-post vendita) impeccabile. Bisogna ammetterlo. Sto parlando di Amazon Media Group, ovvero i servizi cloud (AWS) che offre alle aziende la possibilità di gestire milioni di dati in cloud. Amazon vincerà, perché gioca a poker con un numero di chip dieci volte superiore agli avversari. E’ in grado di scalzare chiunque altro dal terreno di gioco. I 4 cavalieri stimolano il nostro corpo Scott Galloway sostiene che i Quattro cavalieri stimolino alcune nostre aree del corpo: cervello, cuore, genitali. Sì, genitali, hai capito bene. Ecco come:
Facebook e Google non vogliono essere etichettate come media company, ma digital media advertising “Non chiamateci media, siamo piattaforme”, affermano Facebook e Google. Il 44% degli americani e la maggior parte degli abitanti del mondo, accedono alle informazioni quotidiane tramite Facebook. Peccato che quest’ultima, non vuole assolutamente essere considerata una media company. Google, lo stesso. I motivi sono due:
“Non possiamo diventare arbitri della verità”, ha affermato un portavoce dell’azienda di Palo Alto. Il problema delle fake news è nello stesso tempo un business, in quanto l’azienda ne trae profitto in termini di click, adv, condivisioni ecc. La risposta può essere qui. Media company, no! Digital media advertising, sì! Entrambe le aziende rappresentano attualmente le principali piattaforme digitali di pubblicità online. Nel 2016 Google e Facebook, rappresentavano il 103% della crescita di fatturato dei media digitali negli Stati Uniti. I numeri sono destinati a crescere, costantemente. Apple: un brand di lusso con profitti elevatissimi Apple non è nata come brand di lusso, ma lo è diventata. Incarna qualità, design ed esclusività. La brillante idea di aprire gli Apple Store non ha fatto altro che rafforzare queste caratteristiche distintive e le ha permesso posizionarsi in maniera diversa rispetto ai sui competitor. Una differenza rispetto agli altri tre Cavalieri, è che l'azienda di Cupertino è l'unica ad essere sopravvissuta al fondatore e al team dirigenziale originario. Nel mercato degli smartphone non è certamente la prima in termini di vendite (Samsung e Huawei sono più avanti), ma è indubbiamente la prima in termini di profitti. E' una delle aziende più redditizie della storia. Essendo l'unico brand di lusso dei Quattro e visti i presupposti, a detta di Galloway, sarà il Cavaliere più longevo. All'inizio nessuna delle Quattro era in concorrenza diretta, oggi invece, almeno due o tre di loro sono in business simili: pubblicità, libri, informazione, social network. Chi la spunterà? Questo e molto altro lo potrai leggere nel libro! A proposito, chi sarà il quinto Cavaliere? Alibaba, Uber, Tesla, Microsoft (che ha acquisito Linkedin, dettaglio non da poco), Walmart, Airbnb? Adesso vuoi leggere altri libri di marketing o di business? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui la pagina facebook per rimanere aggiornato. |
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