Voi avete bisogno di gente come me. Vi serve la gente come me, così potete puntare il vostro dito del cazzo e dire: "Quello è un uomo cattivo". E dopo come vi sentite, buoni? Voi non siete buoni. Sapete solo nascondervi, solo dire bugie... SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio A qualsiasi persona. Cosa impari Lo zingaro e lo scarafaggio è una storia vera in chiave romanzesca di un'indagine sul calcio scommesse in Italia lunga più di un anno. Scoprirai che dietro a questo bellissimo sport ci sono anche spietate bande criminali, mafie, calciatori corrotti e frustrati per la propria carriera. Chi sono "lo zingaro" e "lo scarafaggio"? Scoprilo leggendo la recensione. Descrizione e frasi salienti «In Italia si può toccare tutto, ma il calcio no». Eppure loro hanno avuto il coraggio di farlo. I giornalisti Giuliano Foschini e Marco Mensurati hanno condotto un'inchiesta per la "Repubblica" e di questa storia tristemente vera ne hanno fatto un libro, un racconto sapientemente trasformato in un romanzo struggente, a tratti inverosimile. I dialoghi, il viaggio e gli incontri sono un prodotto di pura fantasia ma i fatti sono realmente accaduti e i personaggi sono, purtroppo, anch'essi reali. Un libro da leggere tutto d'un fiato, che a chi ama questo sport non può che lasciare un velo di amarezza, ma nello stesso tempo auspico anche di speranza. Il protagonista è lo zingaro: Hri, ovvero Hristyian Ilievski. La pedina chiave del calcioscommesse degli ultimi anni. L'uomo che ha saputo convincere giocatori di serie A, B e Lega Pro, tramite degli intermediari, a vendersi le partite, e indubbiamente anche la dignità e la carriera. E lo scarafaggio? Era il dispregiativo che Hri utilizzava per indicare i calciatori corrotti. Ma, lo scarafaggio per eccellenza è Carlo Gervasoni, calciatore che ha militato in squadre di Lega Pro e B, che prima si è venduto e poi si è pentito. Senza dimenticare Paoloni il "Gattone", Masiello e Zamperini. La storia viene raccontata con gli occhi dell'autista di Ilievski, lo zingaro. L'inchiesta è partita nel 2011 in seguito ad un malore dei giocatori della Cremonese. Fu proprio Paoloni che avvelenò i suoi compagni di squadra e li mandò all'ospedale. Decise di vendere diverse partite e divenne "famoso" nel giro del calcioscommesse. Peccato che face "saltare" anche alcune partite accordate scatenando l'ira degli scommettitori e da uomo pedina divenne un infame da far fuori. Lo salvò l'arresto, altrimenti sarebbe un uomo morto. Il mondo degli scommettitori, però, era ben radicato e sviluppato: c'erano i "bolognesi", tra i quali il noto Beppe Signori, i "pugliesi", i "milanesi" e gli "zingari", di cui questo libro ne fa voce quasi in prima persona. Imprenditori, ristoratori, tabaccai, magazzinieri e calciatori corrotti, tutti uniti dal dio denaro. Mafia e pallone non sono mai stati così vicini. Chi paga? Solo i tifosi, spesso illusi e ingenui, vittime della criminalità, dell'ignoranza e della frustrazione di alcuni calciatori falliti, che rappresentano tutto tranne che degli idoli. Lo ritengo un imperdibile libro di giornalismo d'inchiesta che non puoi non leggere! Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri sullo sport? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. |
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