Le aziende con i maggiori profitti non sono quelle più orientate al profitto, che le persone più ricche non sono quelle più attaccate ai soldi, e le più felici non necessariamente quelle che cercano ad ogni costo la felicità. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio A qualsiasi persona. Cosa impari "Il pensiero obliquo" non è una soluzione alternativa, ma un modo alternativo di pensare, che non ha la pretesa di prevedere ogni scenario possibile. Questo saggio ti offrirà una serie di aneddoti ed esempi pratici, basati su fatti storici, eventi legati al mondo economico e finanziario, storie di aziende, arrivando addirittura al calcio e allo spegnimento degli incendi boschivi. John Kay dimostra come le aziende con i maggiori profitti non siano quelle più orientate al profitto, come le persone più ricche non siano quelle più attaccate ai soldi, e le più felici non necessariamente quelle che cercano ad ogni costo la felicità. Il mondo in cui viviamo è complesso e un approccio diretto non può essere (sempre) la soluzione per prevedere o immaginare l'andamento del futuro. La strada migliore è il pensiero obliquo che, talvolta, ci porta in maniera indiretta ad una soluzione diretta. Descrizione e frasi salienti "Il pensiero obliquo" mi ha convinto sin da subito. A pelle. Generalmente, prima di acquistare un libro mi assicuro che si tratti di un testo valido, per cui vale la pena investire del tempo. In questo caso mi sono fatto trasportare dalle mie sensazioni personali e dalla mia propensione nel cimentarmi in letture che inducono ad una profonda riflessione sulla visione delle cose o del mondo circostante. Si tratta, quindi, di un saggio psicologico, che definirei eclettico per la capacità di combinare varie materie, pur mantenendo il focus del libro. Il pensiero obliquo, nel mondo reale si rivela la miglior soluzione, essendo basato su variabili sono incontrollabili e imprevedibili, per il semplice fatto che il pensiero diretto diventa statico e spesso controproducente. Questo libro ti offrirà un'approfondita visione sulla differenza tra i due approcci. John Kay è uno dei più importanti economisti inglesi. È stato presidente della London Economics, società di consulenza da lui stesso fondata, e ha insegnato alla London School of Economics e a Oxford. Ha scritto su numerose testate (“Financial Times”, sulle cui colonne è nata l’idea del pensiero obliquo, “The Independent” e “The Observer”) e ha pubblicato numerosi libri, tra cui "The Truth about Markets (2003)" e "The Long and the Short of It (2009"). Pensiero obliquo vs pensiero diretto Per semplificare al massimo la differenza tra i due pensieri, John Kay riporta i due approcci, contrapposti, tra il computer e il nostro cervello. Per forza di cose, il primo ha un approccio diretto e ha la naturale capacità di risolvere qualsiasi calcolo, dopo aver vagliato tra tutte le possibili combinazioni (vedi il sudoku o gli scacchi). Al contrario, il nostro cervello ha un approccio sia razionale che irrazionale, con una prevalenza per il secondo. Sostanzialmente, noi adottiamo un modo di agire che l'autore definisce iterativo e adattivo. Persone diverse nella medesima situazione elaborano giudizi e comportamenti diversi. Ecco perché il pensiero alternativo non è trovare una soluzione alternativa, ma trovare un modo alternativo di pensare. Tale metodo ci permette di avere una visione più ampia, basata sull'apprendimento e sul ragionamento, frutto dell'esperienza maturata. John Kay afferma, inoltre, che il successo di Napoleone, Churchill e Jobs non sarebbe derivato dunque da una maggiore capacità di calcolo, ma da un approccio differente al pensiero. Difatti, l'invenzione del telefono, così come la creazione del walkman Sony e la reinterpretazione di quell'idea con l'iPod sono state soluzioni a problemi che nemmeno sapevamo di avere. Innovazioni nate grazie all'attuazione di un pensiero obliquo. Perché le persone più felici non inseguono la felicità Esistono tanti modi per raggiungere la felicità temporanea, in molti casi effimera. Piccoli frammenti di vita che ci inducono a pensare che siamo felici in quel momento. Ma quando la si vuole ottenere a tutti i costi, in maniera diretta, è un boomerang. Spesso siamo felici senza saperlo, per il semplice fatto che non ce lo chiediamo. Probabilmente perché non abbiamo le idee chiare su cosa ci rende felici. La felicità è dove la troviamo, non dove la cerchiamo. Chi insegue obiettivi astratti come la ricchezza o la felicità, sta optando per un approccio diretto. La felicità non è una Ferrari rossa. Il pensiero obliquo ci dovrebbe convincere ad eseguire singole attività (come un hobby o un'abitudine che ci rende appagati) che sono in grado di regalarci momenti di felicità, che messi insieme, nel lungo periodo, ci rendono persone migliori e realizzate. L'illusione della razionalità Per concludere, una parte de libro che ho apprezzato molto è uno dei capitoli finali (comunemente sottovalutati), in cui l'autore smonta la comune convinzione di ritenerci razionali e di aver la presunzione di pensare di controllare, valutare, o addirittura, prevedere ogni cosa. Un vero e proprio miraggio. Il mondo è complesso e la realtà in cui viviamo necessita di un approccio decisionale obliquo. La maggior parte delle decisioni che prendiamo è basata sull'irrazionalità, ma ci illudiamo di aver scelto in maniera razionale. La verità è che l'esperienza, le emozioni e le sensazioni guidano la nostra vita. Sarebbe inconcepibile approcciarci alla vita in modo diretto, proprio perché gli eventi sono, spesso, inaspettati e noi esseri umani ci sappiamo adattare costantemente. Ci tengo a chiarire che John Kay non afferma che l'approccio diretto sia sempre sbagliato (attribuito ai ricci), soprattutto quando l'ambiente è stabile ed è possibile prevedere ogni possibile combinazione e si è certi di poter raggiungere gli obiettivi prefissati. Il punto è che, nella maggior parte delle occasioni della nostra vita, attuiamo decisioni basate sul pensiero obliquo. Quindi agiamo da volpi. E tu agisci da volpe o da riccio? Adesso vuoi leggere altri saggi o libri di business? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. |
Autore |