La rivoluzione digitale non ha cambiato noi, siamo noi che, essendo cambiati, abbiamo creato gli strumenti tecnologici che ci servivano; non siamo vittime degli smartphone, dei social network, dell’intelligenza artificiale e via dicendo, siamo noi che abbiamo voluto essere “umani aumentati”. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio A qualsiasi persona. Cosa impari The Game è un bellissimo viaggio che parte, appunto, dagli albori del gioco e arriva ai giorni nostri attraverso una raffinatissima e avvincente cronistoria, strutturata attraverso delle mappe, dell'evoluzione digitale globale, che a detta di Baricco è stata voluta dall'uomo e non certamente subita. Il filo conduttore è il concetto di "semplificazione", un modo di pensare che ha completamente rivoluzionato le nostre menti: una semplice pagina web diventa il "tutto". Un approccio che ci permette passare agevolmente dal reale al virtuale sfruttando tutti i mezzi che abbiamo a disposizione. Una vita a doppia trazione: il mondo e l'Oltremondo. Quella che lui definisce "insurrezione digitale", perfettamente contrapposta alla cultura novecentesca, basata invece sulla tradizione. E' la storia della superficialità al posto della profondità. È la forma del Game. Descrizione e frasi salienti Convinto dalle tante recensioni e dalla caratura dello scrittore (famoso per il noto libro I barbari), ho deciso di iniziare questa bellissima lettura in pieno periodo estivo. Scelta azzeccatissima. Di "The Game" ho apprezzato lo sforzo di Baricco nel voler affrontare un tema complicato con una facilità disarmante, ma soprattutto dal suo punto di vista così lontano dall'essere digitale. Nonostante questo ne trae vantaggi sia positivi che negativi. Solo mettendo insieme tutti i pezzi era possibile creare un mosaico così circostanziato che ben rappresenta la cultura di ieri, di oggi e di domani. Lo ritengo certamente un saggio ben articolato, tutt'altro che banale, che porta indubbiamente a riflettere su come gli strumenti digitali ci stanno trasformando e sull'impatto che hanno nella nostra mente. Baricco invita a ragionare sull'esponenziale significato di "Internet", perfettamente riassunto nella parola "tutto": velocità, idee, movimento, apertura, conoscenza ma anche menzogne, eresie e superficialità. Per l'autore la sfida è - e sarà - vivere tra il mondo e l'Oltremondo, tra la vita reale e il web: tra un abbraccio e un post su Facebook. Un mondo che l'autore stesso fa fatica a comprendere, che pur essendo consapevole delle enormi potenzialità, è convinto che celi molteplici risvolti negativi: un approccio leggero, veloce e poco veritiero. Perchè "The Game"? La sua tesi parte dal presupposto che la nascita degli strumenti digitali sia la naturale risposta ad anni di guerre che hanno devastato il mondo, ad un modo di pensare chiuso e quasi mai rappresentato dal "movimento" e dalla libertà di espressione. C'era quindi bisogno di una rivoluzione totale: ridurre le complessità, avvicinare più che allontanare, uscire da una mentalità elitaria. C'era bisogno di un drastico cambiamento che l'uomo ha voluto plasmando pian piano il mondo intero per adattarlo alle proprie necessità. Ecco il concetto di gioco, o meglio di videogioco. All'interno del libro viene descritto il significato sociologico che rappresenta il passaggio storico dalla nascita del calciobalilla al Flipper e infine agli Space Invaders. I videogiochi hanno avuto la capacità di farci passare gradualmente dal reale al virtuale. Un modo per facilitare la comprensione e l'utilizzo di tutto ciò che prima sembrava essere complesso. Oggi, tutto ciò che è semplice, lo è solo all'apparenza: un po' come l'home page di Google, più volte citata dall'autore in quanto la ritiene ricca di "cassetti" di pieni di informazioni. Ecco che Baricco identifica un passaggio epocale nel genio di Steve Jobs: l'iPhone, rappresentato da un perfetto design, è il prodotto che rivoluzionato la nostra storia con l'introduzione di un bottone e uno schermo touchscreen. Prima di Jobs, ovviamente, la nascita del World Wide Web (ad opera di Tim Berners-Lee nel 1990) è stato il momento storico più impattante per l'intero pianeta, in quanto ha sancito l'inizio di una mentalità aperta, orientata alla condivisione e alla conoscenza, alla rinascita del singolo in quella che viene definita post-esperienza. Ovvero, la versione intelligente del multitasking: sapersi destreggiare nel Game, in un mondo che richiede movimento, velocità e a detta dello scrittore, habitat ideale per usare la superficialità come forza propulsiva. "Non perdere tempo a mettere a punto cose che possano avere un grande sviluppo; piuttosto cerca di inventare cose il cui sviluppo è infinito perché sono state pensate per contenere TUTTO”. A tal proposito non mancano i cenni a Google, Amazon, Spotify, i grandi player che rappresentano il "tutto" nella maniera più semplice possibile: un'interfaccia, un sito, un'app. Il web per Baricco è concepito come un'estensione della nostra persona, una sorta di "umanità aumentata" che rappresenta appieno il concetto di scambio, di condivisione. Una sorta di Uomo Nuovo, detto anche Uomo-tastiera-schermo, che è nato grazie al genio di ingegneri americani, veri pionieri di questa rivoluzione digitale. L'Uomo-tastiera-schermo è il logo della nostra civilità: viviamo nel mondo e webbiamo nell'Oltremondo. Non mancano i cenni politici che contrappongono i due filoni di pensiero: i sostenitori dell'insurrezione digitale, come il M5S, contro il resto della politica che incarna perfettamente la cultura novecentesca: tradizionalista, vecchia e con un approccio poco aperto. La stampa del libro è precedente al governo M5S e Lega, ma nonostante questo ha anticipato un'incompatibilità tra i due partiti, proprio come sta confermando la storia attuale. La geniale macchinetta della verità-veloce L'accesso all'informazione, alla cultura, alla conoscenza in generale, è drasticamente cambiato con l'avvento di Internet. Baricco ha giustamente posto l'attenzione sulla qualità delle notizie, le famose "fake news", sull'importanza di filtrare le giuste informazioni. Lo si può fare solo avendo la capacità di pesare le giuste fonti, attraverso l'approfondimento e lo scambio di opinioni. Ecco che la verità-veloce rappresenta il culmine della superficialità e dello scarso approfondimento. Il web richiede rapidità, agilità, leggerezza. "È la storia del passaggio al digitale, un filo di imprecisione in più in cambio di un'immensa agilità. È la storia della superficialità al posto della profondità. È la forma del Game". The Game è un capolavoro. Un libro che consiglio vivamente perchè abbina l'eccellente capacità divulgativa dello scrittore ad un'accurata analisi degli ultimi quarant'anni di evoluzione digitale, ma soprattutto narra gli scenari attuali e futuri della nostra epoca. Adesso vuoi leggere altri saggi? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui la pagina facebook per rimanere aggiornato. |
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