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Il "costo" della formazione

21/6/2020

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By Lorenzo Chininea
Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia venti od ottant’anni. Chiunque continua ad imparare resta giovane. La più grande cosa nella vita è mantenere la propria mente giovane. 
Henry Ford
La formazione è il miglior investimento che si possa fare. Bisogna considerare, però, che impatta in maniera considerevole in termini di tempo, con la conseguenza di rinunciare a qualcos'altro, ma soprattutto a livello economico.

Ma ne vale davvero la pena investire tempo e denaro in formazione?

La risposta è sempre sì, almeno per quanto mi riguarda.


La vita, del resto, è sempre una questione di scelte.

A maggior ragione, in virtù del periodo storico che stiamo attraversando, la formazione risulta una delle armi necessarie per aggiornare le proprie competenze, quello che in inglese viene chiamato reskilling. Sono, oramai, evidenti i cambiamenti tecnologici e adattarsi non è più una scelta, ma un obbligo per sopravvivere.

Il "costo" della formazione continua


Se stai leggendo questo articolo e se conosci già il blog, sai quanta importanza pongo alla formazione, all'aggiornamento professionale e alla crescita personale. Sono certo che anche tu sia della stessa opinione, altrimenti non avresti neanche iniziato a leggere queste righe. In caso contrario, ti consiglio di proseguire la lettura, anche solo per farti un'idea.

Se dovessi fare un conto di quanto ho speso in formazione (corsi, libri, webinar e simili), probabilmente mi sorprenderei parecchio (più di quanto possa immaginare) e senza questi investimenti, il mio portafoglio ringrazierebbe. Ma nella scala gerarchica delle mie priorità, è certamente tra le prime posizioni (dopo famiglia, benessere e spese di sopravvivenza) e lo sarà sempre. 

Il punto è che i benefici sono impagabili. Basta poco per renderci conto che ogni euro speso nella nostra formazione - includendo la crescita personale - è un investimento su noi stessi. A mio modo di vedere, il costo che noi attribuiamo all'aggiornamento, è direttamente proporzionale al valore che diamo alla nostra persona.

Il marketing ci insegna che il valore che diamo a qualcosa a cui teniamo non dipende mai dal prezzo, di cui spesso ce ne dimentichiamo - un po' come facciamo con i nostri brand preferiti - ma a cosa siamo disposti a rinunciare pur di ottenerlo.

E' sempre una questione di scelte personali, opinabili o meno, ma di questo si tratta.

La formazione accresce la nostra cultura - personale e professionale - allarga le nostre menti, alimenta la nostra creatività, impatta fortemente sulla nostra crescita e, ultimo non per importanza, ci permette di contaminare le nostre conoscenze e valutare tutto da prospettive diverse. Mi riferisco alla capacità di osservare e analizzare, fortemente legata al nostro mindset e alla nostra visione. Tutti siamo capace di guardare qualcosa, ma ognuno ha la propria interpretazione e una visione personale, in base al proprio background, alla cultura o al carattere.


“L'occhio vede solo ciò che la mente è preparata a comprendere.” Henri Louis Bergson

La differenza tra guardare e osservare, è proprio la perfetta sintesi dei concetti appena riportati.

La curiosità, pertanto, è il motore che ci permette di poter continuare ad avere fame di conoscenza e di non smettere mai di aggiornarci. Non per gli altri, ma per noi stessi. 

Un'indagine sull'importanza formazione

Secondo un'indagine realizzata da InfoJobs, la formazione risulta essere un elemento essenziale sia per le aziende che per i dipendenti, soprattutto post-Covid. 

Sono emersi i seguenti dati: 


- Il 52% delle aziende intervistate, ha dichiarato di aver offerto ai propri dipendenti corsi online;

- Il 48% afferma di aver trasformato i corsi previsti in forma online, dimostrando una pronta capacità di adeguamento alle necessità contingenti;


- Pertanto il 20% aveva già consolidato un sistema di e-learning prima della pandemia;

- Il 16% delle aziende ha invece attivato ex-novo opportunità su competenze hard e soft per permettere ai dipendenti di investire sulla formazione, nonostante la situazione del paese.

Sono molti i lavoratori che hanno deciso di approfittare del “tempo sospeso” appena trascorso per investire autonomamente in formazione (55%), per migliorare le proprie competenze tecniche (20%), per potenziare le proprie soft skills (19,6%) ma anche solo per approfondire passioni e interessi (15%). 

L’e-learning rispetto alla formazione tradizionale ha registrato un 55% vs 44%. 
I più propensi alla modalità a distanza ravvisano in essa soprattutto la possibilità di usufruire dei corsi in ogni momento  (32,6%) e la comodità di evitare gli spostamenti (19%).

Concludendo, qualunque sia lo strumento o la modalità, che sia la lettura, un webinar, un master, una rivista, l'importante è dedicare una parte del proprio tempo e delle proprie risorse economiche da investire nella formazione personale, nei propri interessi e nelle passioni che ci fanno star bene.

Non si cresce senza l'apprendimento costante. E smettere di imparare e di tenere la nostra mente allenata, può essere più dannoso di quanto crediamo. 
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Curioso per natura, sportivo dalla nascita e testardo per origini. Leggo per crescere e per esplorare nuovi mondi. Amo il marketing, la vendita, il calcio e i viaggi.  Adoro i Simpson e sono un divoratore di serie tv. Odio il piccante, la 'nduja, la cipolla e l'aglio. E per questo mi definiscono un calabrese atipico.

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