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Da Black Friday a Black Week è un attimo

2/12/2019

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Il Black Friday è ufficialmente finito (finalmente)! Oggi si conclude quest'intensa settimana con il Cyber Monday che sancirà la fine di questa corsa ossessivo-compulsiva all'affare.

Quest'anno devo ammettere di essere a dir poco esausto dalla miriade di email, newsletter, campagne su Facebook, TV e su tutti i canali esistenti sulla faccia della terra. Seppur qualche anno fa in varie occasioni ho anche acquistato e ho realmente risparmiato rispetto al prezzo di listino, avendo precedentemente verificato il prezzo.

Ultimamente sono cresciuti enormemente i promotori di questi sconti, ma rimane sempre qualcuno che ha discrezionalmente scelto di non attuarli. Lo vedremo alla fine dell'articolo.

Ma negli ultimi anni è cambiato anche qualcos'altro...

Da giorno promozionale si è allungato in maniera preponderante fino a trasformarsi in una settimana intera di sconti imperdibili, alcuni fino al 70%. Alcuni hanno addirittura creato una lista di prodotti, anticipando gli sconti ad una settimana.


Da Black Friday a Black Week è un attimo

Com'è nato il Black Friday lo sappiamo tutti, lo abbiamo ereditato dagli americani, come spesso accade. Peccato che il termine "Black" sia stato concepito con un'accezione spiccatamente negativa, essendo stato coniato dalla polizia di Philadelfia a causa del traffico che generava il "venerdì nero". In realtà c'è anche un'altra ipotesi, che attribuisce il termine "Black" all'inchiostro nero (relativo ai guadagni, mentre il rosso alle perdite), utilizzato dai negozianti che un tempo compilavano i registri contabili a penna.

E' nato, quindi, come giorno di sconti incredibili e dopo decenni si è diffuso a macchia d'olio in tutto il mondo. Da Friday, però, siamo passati a Week e così le promozioni si spalmano dal lunedì precedente a quello successivo, che coincide da pochi anni, esattamente dal 2005, con il Cyber Monday (pensato invece per il web).

Black Friday e Cyber Monday, oggi sembrerebbero essere (apparentemente) la stessa cosa: si sono così amalgamati sia i negozi fisici che gli e-commerce, ma anche compagnie aree, portali di prenotazione di case, hotel e appartamenti. Persino molti liberi professionisti, ristoranti e pizzerie hanno applicato sconti in questa settimana frenetica.

Sconti pazzi da parte di (quasi) tutti e per tutti: c'è chi effettivamente ci guadagna (verosimilmente le multinazionali o i grandi gruppi), chi invece si accontenta di poco pur di scontare e avere nuovi clienti o chi in alcuni casi va addirittura in perdita, convinto si tratti di una rivoluzionaria strategia di marketing.

In realtà aderire al Black Friday non è indispensabile (o utile) per qualsiasi tipo di azienda.


Il Black Friday è per tanti, ma non per tutti.


Prima che diventasse così noto, il Black Friday, veniva attuato principalmente da grandi brand, colossi del web e negozi, ma oggi pare che la sfida sia quella di non omologarsi. O meglio, è la strategia più coerente per chi può effettivamente permettersi di non abbassare i prezzi oppure per tutte quelle aziende che, come già detto, non reputano sia indispensabile o utile dal punto di vista economico. Semplice.

A proposito di questo, in questi giorni mi sono posto una domanda: ma ci sarà qualcuno che non aderirà al Black Friday e deciderà quindi di non applicare alcuno sconto?

Ebbene sì.

Ho fatto una piccola una ricerca (senza alcuna pretesa che questa rappresenti un dato oggettivo) relativa principalmente al mercato del lusso (fashion, gioielli, smartphone di alta gamma ecc.) e, come immaginavo, la maggior parte delle aziende non hanno attuato alcuna campagna nella scorsa settimana. Ecco alcuni nomi:

Dolce & Gabbana, Gucci, Rolex, Apple, Emporio Armani, Chanel, Versace, Tiffany, Micheal Kors, Fendi, Salvatore Ferragamo, Cartier, Hermes. Ce ne saranno tante altre, ma il fatto che siano prodotti di fascia alta è indicativo.

Lo hanno invece ampiamente pubblicizzato gli e-commerce, i grandi gruppi del largo consumo Amazon, Mediaworld, Unieuro, Euronics, Comet, ma anche compagnie come Italo, Trenitalia, Ryanair, Vueling, EasyJet, il noto portale Booking e nel settore abbigliamento e accessori invece Yoox, Zalando, Diesel, Adidas, Zara, Cisalfa, Trussardi, Damiani Gioielli, Pandora ecc. Potrei andare avanti all'infinito.


Seppur attribuibile al mercato del lusso, con grande stupore Luis Vuitton lo ha promosso, che normalmente per politiche aziendali non applica sconti neanche durante i saldi stagionali. Lo ha fatto, però, senza attuare alcuno sconto ma offrendo la spedizione express fino ad oggi 2 dicembre. Un modo, in effetti, diverso di offrire un vantaggio senza snaturare i prezzi esorbitanti (almeno per le mie tasche) dell'azienda.

Il lusso, per certi versi, lo si può ritenere un mondo a sé, ma non è mai detto.

Questo per confermare che esistono diverse realtà che possono permettersi, o ancora meglio ritengono non sia in linea con le politiche aziendali, non applicare sconti sia durante il Black Friday che in occasione di saldi stagionali.


Ma c'è un'altra azienda che ha fatto qualcosa di ancora più unico e sorprendente.

Black(out) Friday: please shop slowly :-)

DECIEM, azienda americana del settore beauty, (che ammetto di averla sentita nominare per la prima volta un paio di giorni fa), ha addirittura protestato contro il Black Friday e ne ha fatto una vera e propria campagna (https://deciem.com/blackout). Tale scelta non mi sorprende dopo aver letto il seguente slogan nella home page dell'azienda: "The abnormal beauty company".
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Fonte foto: Deciem.com
In sostanza, l'azienda americana ha applicato sconti del 23% sul sito ufficiale di DECIEM.com e in tutti i negozi fisici a partire dal 1° novembre 2019 alle 8:00 fino al 30 novembre 2019 alle 23:59, ad eccezione del 29 novembre, giorno in cui il sito web e i negozi saranno chiusi. Non a caso il giorno del Black Friday.

Nonostante gli sconti siano così longevi (ma non esageratamente alti), l'invito è il seguente: "Per favore acquistate lentamente", ovviamente il messaggio non è quello di far scappare i potenziali clienti ma di evitare gli acquisti non consapevoli, dettati dall'ansia del voler ottenere un prodotto subito a tutti costi e al prezzo più basso possibile. Una scelta etica legata all'eco-sostenibilità e sicuramente rappresenta una provocazione neanche troppo velata all'iper-consumismo di oggi.

Ne spiega i motivi, la stessa azienda direttamente nella loro pagina Instragram:

​"L'iper-consumismo rappresenta una delle maggiori minacce per il nostro pianeta, e le flash sale portano spesso a decisioni di acquisto affrettate, guidate dalla paura di trovare un prodotto esaurito. Non pensiamo più che il Black Friday sia un evento a misura di consumatore, e per questo motivo abbiamo deciso di chiudere il nostro sito web e i nostri store per un momento di “nulla” assoluto, proprio il 29 novembre.
Gli scorsi anni il Black Friday di DECIEM ha rappresentato per alcuni dei nostri clienti l'opportunità di risparmiare, ma su pochi prodotti e per linee selezionate. L'anno scorso solo 16 prodotti sono stati effettivamente scontati, tutto è andato esaurito molto in fretta e molti di voi non sono riusciti a completare i propri acquisti (ci scusiamo ancora per tutto questo). Siamo fermamente convinti che le decisioni relative alla cura della propria pelle debbano essere basate su una corretta informazione ed educazione, anzichè sull'impulso del momento e speriamo che una promozione della durata di un mese possa dare a tutti il giusto tempo per ricercare, riflettere ed eventualmente decidersi ad acquistare".


Una chiarissima e condivisibile (almeno dal mio punto di vista) motivazione nel voler distinguersi dalla massa.

Merita di essere citata anche Patagonia, che come sempre dimostra di essere un'azienda unica e rara. Difatti, ha anch'essa aperto una campagna e ha invitato tutti a fare una donazione, attraverso il progetto Patagonia Action Works, un’associazione ambientalista che lotta per trovare soluzioni alla crisi ambientale e Patagonia s'impegnerà a raddoppiare l’importo di ciascuna donazione, euro per euro. Sarà possibile donare dal 29 novembre al 31 dicembre tramite la pagina dedicata e non sarà assolutamente vincolato all'acquisto di un prodotto.

Il Black Friday non è per forza il giorno migliore per fare affari, come vogliono farci credere, ma solo un pretesto per farci spendere. Potrebbe sicuramente esserlo se stiamo davvero cercando un prodotto specifico in quel periodo e approfittiamo di una reale promozione che ci permette di risparmiare anche solo qualche decina di euro. In tutti gli altri casi è solo un'affannosa ricerca (a volte banale) all'acquisto veloce, inutile e spesso dettata dalla frustrazione e dall'ossessione di comprare senza alcun reale motivo, se non quello di seguire la moda o indotti dall'ansia.

Io quest'anno ho resistito e il mio portafoglio ringrazia!

Rappresento perfettamente l'immagine qui sotto...
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​Da domani torniamo alla normalità e cala il sipario su questo trambusto pubblicitario.

Ti auguro una Quiet Week!


Vuoi leggere altri articoli come questo? Vai nel blog.​
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​Sono un "cazzeggiatore" professionista su Linkedin, da poco trentunenne, interista        credente e da calabrese (testardo) purosangue sono un amante del mare. Odio con tutto il cuore il piccante, la 'nduja, la cipolla e l'aglio.

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