Eccellenza. Un'Italia eccellente e quindi felice, deve diventare l'imperativo categorico del nostro essere cittadini". Andrea Illy SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio A qualsiasi persona. Cosa impari Un libro "effetto caffeina" che intende sprigionare una forte dose di ottimismo a chi lo legge e risvegliare un senso patriottico che da diversi anni è in fase discendente. Andrea Illy, noto imprenditore del caffè, analizza in maniera dettagliata, con rigore scientifico, le varie problematiche che attanagliano il nostro paese: dal lavoro, alla politica, all'economia. Italia felix significa, appunto, "Italia felice": perchè Illy crede fermamente in un futuro eccellente e prosperoso per il nostro paese e ne spiega i motivi. Ci sono tante ragioni per deprimersi, ma altrettante da cui ripartire e lo si può fare solo valorizzando i nostri punti di forza: la creatività, la bellezza, la cultura, ma soprattutto la resilienza che ci ha sempre contraddistinti. "Che cosa manca all'Italia per essere il paese più felice al mondo?". Descrizione e frasi salienti Per attitudine caratteriale leggo molto spesso articoli o libri che trasmettono positività. Questo è il motivo per cui ho deciso di acquistare questo libro, grazie al consiglio di una persona. Le visioni pessimistiche, a cui siamo abituati giornalmente, ci condizionano e ci fanno dimenticare i lati positivi del nostro paese. Essere felici è un dovere e per farlo abbiamo bisogno di pensare in maniera positiva, ma realistica. Andrea Illy è un personaggio di spicco dell'imprenditoria italiana. Oltre, ovviamente, a rappresentare Illycaffè in tutto il mondo, è anche presidente di Altagamma (Associazione italiana delle industrie) che ha l'obiettivo di promuovere l'eccellenza, l'unicità e lo stile italiano nel mondo. Francesco Antonioli, giornalista economico, lo intervista regalandoci una conversazione scorrevole e ne sviluppa un interessantissimo libro, che affronta tematiche piuttosto impegnative con un approccio "leggero" e ironico, ma nello stesso tempo filosofico e scientifico, vista la rilevanza culturale dell'imprenditore triestino che si definisce un "chimico umanista". Dal libro emerge soprattutto il valore umano della persona e lo si nota dal rispetto che ripone verso i suoi dipendenti, dal suo concetto di famiglia, dall'illimitata fiducia verso i giovani e le nuove generazioni, da una visione del lavoro sostenibile ed ecologica e basata sul "noi" piuttosto che sull'individualismo. Un libro che consiglio a tutti perchè rappresenta un grido di speranza e una provocazione nei confronti di chi ha smesso di vedere il lato positivo. Dal "PIL" al "FIL" di Andrea Illy “La felicità è data dall'unione di edonia - il piacere come bene esclusivo e personale da ricercare, raggiungibile attraverso la capacità di mantenere il controllo nelle situazioni avverse e in quelle favorevoli - e di eudaimonia, che comporta la capacità di dare significato a quel piacere e che è riconducibile all'arte di saper vivere”. Un indicatore numerico che ci parla soltanto di soldi è in grado di parlare anche della nostra felicità? Come ben sappiamo questo è rappresentato dal PIL (prodotto interno lordo), ma Illy provocatoriamente propone il FIL, la felicità interna lorda, proprio per rappresentare altri parametri che non siano quelli già rappresentati finora: come il benessere psicologico, la sostenibilità ambientale, la diversità culturale, l'utilizzo del tempo, un buon governo, la biodiversità e la vita ecologica. Per farlo bisogna partire dalla scuola, la seconda agenzia educativa dopo la famiglia, che ha il dovere di trasmettere valori e conoscenze indispensabili per formare futuri adulti felici. Illy parla di un'economia positiva, basata su visione, collettività e sostenibilità. Parte dal presupposto che l'individualismo, tipicamente italiano, non può portare ad una crescita globale. L'Italia può ambire a riconquistare posizioni se solo decidesse di remare verso lo stesso senso. Le problematiche tra Nord e Sud sono ancora attuali dopo anni di lotte continue e tali differenze economiche sono il risultato di scelte politiche sbagliate e di comportamenti egoistici di molti personaggi. Qual è la vision dell'Italia? E' questa la prima domanda che dovremmo porci. In riferimento all'incapacità tutta italiana di fare squadra, Illy parla di una modalità dell'attuale sistema scolastico che non valorizza il gruppo, ma l'individualismo. Sempre secondo l'imprenditore, la scuola dovrebbe costruire futuri uomini che prediligono il gioco di squadra, insegnando loro sin da piccoli a lavorare insieme su progetti che possano portare ad un risultato comune. “Manca stabilità politica e manca un approccio culturale per fare squadra, tra noi italiani, amare di più il nostro paese e fare squadra nel modo di approcciare la società e l’economia, perchè gli altri paesi che fanno squadra sono più forti, perchè la complessità a livello mondiale è tale per cui solo mettendo in rete i nostri cervelli possiamo pensare di farcela”. Però come si dice in gergo: "il pesce puzza dalla testa", in Francia esiste l'École nationale d'administration, che ha l'obiettivo di formare i politici del paese. Mentre in Italia, molto spesso, ci affidiamo a personaggi improvvisati e poco competenti che non fanno il bene del nostro paese e che non incarnano in alcun modo la figura di leader. Gli ultimi governi non hanno mai contribuito a valorizzare le nostre attitudini che ci contraddistinguono, ancora oggi, in tutto il mondo. La cultura manifatturiera, il cibo, l'altissima presenza di beni culturali e di reperti artistici e archeologici, il turismo, le industrie automotive, il lusso: abbiamo un vantaggio competitivo "endogeno" rappresentato dal concetto del bello, del buono e del ben fatto. Il nostro paese non ha nulla da invidiare agli altri stati, che grazie a capacità organizzative, migliori politiche lavorative, burocrazia più snella e tassazioni più basse, riescono a valorizzare maggiormente quello che possiedono. Concludo come le ultime righe del libro: "Why worry?" e con un video che viene citato, rappresentativo di questo concetto. Per ritornare ad essere un'Italia Felix dobbiamo fare squadra, far emergere la passione che ci caratterizza e, come sempre abbiamo fatto nella storia, riusciremo ad rialzarci più forti di prima. Adesso vuoi leggere altri saggi? 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Che ti piaccia o no, oggi sei il risultato delle abitudini che hai adottato negli ultimi cinque anni e tra cinque anni sarai il risultato di quelle che decidi di fare tue da oggi. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio A qualsiasi persona. Cosa impari Fattore 1% è un libro che può spronarti ad intraprendere abitudini positive e fornirti strumenti o consigli utili per iniziare ad integrarle gradualmente nella tua routine. Qualsiasi persona avrebbe enormi difficoltà nello stravolgere le proprie azioni quotidiane, ed è questo il motivo per cui spesso si finisce nel fallire e ricadere nelle cattive abitudini. Il metodo di Mazzucchelli va nella direzione opposta: ovvero si basa sul mindset, quindi sul migliorare l'approccio mentale al cambiamento in maniera lenta ma costante e si fonda principalmente sul valore e sui benefici che ognuno di noi può trarne da un insieme di comportamenti positivi. Lamentarsi è la strada più semplice, o peggio, mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi, procrastinando ed evitando problemi e conflitti. La strada per cambiare esiste e rappresenta un piccolo sacrificio quotidiano: quell'1% che fa la differenza! Descrizione e frasi salienti Come mio solito, prima di decidere di acquistare un libro voglio essere sicuro (per quanto possibile) del valore del contenuto. Seguendo l'autore Luca Mazzucchelli da diversi mesi sui suoi social ufficiali, convinto dalla qualità dei video e di alcuni articoli, ho deciso appunto di voler approfondire il suo metodo acquistando il libro "Fattore 1%". Le recensioni reperite sul web hanno confermato quanto già pensavo sul testo. Lo ritengo un libro adatto a qualsiasi persona perchè lo stile di scrittura dell'autore è semplice, diretto e facilmente comprensibile. Pur essendoci dei concetti che, se descritti in maniera scientifica come in altri testi sul tema, possono risultare un po' più impegnativi. Il testo è diviso in 15 esercizi e 15 abitudini e in 3 macro capitoli: i prerequisiti, i fondamentali e i complementari. Parte da una piccola introduzione, per proseguire con l'identificazione delle abitudini, la loro anatomia e i segnali. Parallelamente ad ogni parte "teorica", seguono consigli su concrete abitudini, utili per provare a modificare alcune azioni negative. "Memento Mori" di Seneca Seneca sosteneva che abbiamo poco tempo per vivere, ma che ne disperdiamo troppo. "Memento mori", significa, appunto, "ricordati che devi morire". Che detta così può sembrare una versione pessimistica della vita. Invece è l'esatto contrario: pensare alla propria vita come un regalo e sentirsi grati di quello che si ha. Il problema è che il nostro tempo è gratis, e per questo motivo non ne diamo il giusto peso. Tutti noi abbiamo una giornata a disposizione, chi ha più impegni e chi meno, ma tanti sprecano il tempo e non lo valorizzano. La scusa del tempo è il prima risposta che ci diamo per non uscire dalla nostra routine mentale. Proprio basandosi su questo tipo di approccio, semplificare e rendere veloce un'abitudine da integrare nelle nostre giornate, può essere il modo più efficace per assimilarla. Se ogni giorno camminassimo per qualche chilometro, dopo un mese probabilmente saremmo mentalmente e fisicamente più propensi a farlo per 5-10 km. In poche parole, facilitare questo processo ci permette di ridurre: - Lo sforzo mentale, primo grande ostacolo nel cambiare le nostre azioni; - I costi, superare la barriera dell'alto costo iniziale partendo da un "assaggio"; - Lo sforzo fisico, sembra banale ma partire in maniera graduale aiuta anche il corpo ad assimilare il cambiamento. Ecco che ciò che davvero conta nell'attuare assidue abitudini positive, non è solo la gratificazione istantanea o la performance stessa, ma il valore che queste rappresentano nella nostra vita. "Che tipo di persona devo diventare per arrivare là dove voglio?". Lavorare sull'identità è un processo lento ma sicuramente più solido. Per diventare una persona sana bisogna avere buone abitudini a tavola e fare sport in maniera costante, per aspirare ad avere più tempo libero è necessario saper ottimizzare ogni giorno il tempo a disposizione e via dicendo. Ciò che conta davvero, quindi, è il mindset. Le azioni continue e quotidiane, anche se solo rappresentative dell'1% del nostro impegno, sono l'insieme dei tasselli che generano un successo personale. L'ambiente condiziona le nostre abitudini Concludo, non per ordine di importanza, un fattore che davvero impatta sulla nostra vita: il nostro ambiente circostante, e ovviamente, le nostre frequentazioni. In pochi riescono ad intraprendere azioni contrapposte al proprio ambiente o status di riferimento. Per cui, la maggior parte delle persone devono fare i conti con le mentalità, gli stimoli esterni e le abitudini di chi gli sta attorno. All'interno del libro, troverai consigli preziosi su come agire nel modificare l'ambiente, o nel caso non fosse possibile, nel trarre vantaggi positivi (invece che negativi) dagli stimoli che questo ci fornisce. Vuoi fare anche tu come la famosa rana, che sopporta, sopporta, a tal punto che finisce per morire? Non credo! Per cui solo uscendo dalla propria comfort zone e impegnando anche solo l'1% del nostro tempo o del nostro sforzo, possiamo iniziare a vivere invece che sopravvivere. Adesso vuoi leggere altri libri sulla crescita personale? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Trovare velocemente soluzioni di sviluppo è fondamentale nel panorama imprenditoriale di oggi. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Marketer, startupper, imprenditori, addetti marketing, responsabili marketing, responsabili commerciali, product manager, esperti di web marketing e sviluppatori. Cosa impari Growth Hacking Marketing è considerato una bibbia, essendo il testo riferimento sul tema della crescita del business aziendale. Se il tuo obiettivo è favorire uno sviluppo veloce e costante del tuo business o della tua azienda, allora è il libro che può aiutarti a modificare il tuo mindset. Il Growth Hacking non è solo un insieme di tecniche da applicare, ma rappresenta un vero e proprio metodo aziendale, che se sposato in pieno in maniera congiunta tra i diversi team, può influire positivamente sulla crescita generale. Il manuale ti fornirà continui esempi pratici di tecniche realmente adottate in aziende che tutti noi conosciamo e che grazie ad alcune costanti sperimentazioni basate sul Growth Hacking, hanno avuto una crescita esponenziale. Mi riferisco a Dropbox, Linkedin, Airbnb, Twitter, Eventbrite e via dicendo. Ci tengo a dirti che non è un libro per tutti, in quanto presuppone una conoscenza almeno minima della terminologia di marketing. Descrizione e frasi salienti Curioso di approfondire l'argomento del Growth Hacking, ho deciso di partire dal manuale più rappresentativo e più credibile a livello internazionale. Sean Ellis, infatti, è il fautore del tema ed è il CEO di Growthackers.com, colui appunto che ha coniato questo metodo e lo ha reso un must per tutte le aziende più innovative del mondo. Viene utilizzato da startup, piccole e media aziende, ma anche da multinazionali come Facebook e Linkedin. Il libro è diviso in due parti: nella prima viene descritto il tema a livello generale e accenna ad alcune tecniche utilizzate da lui stesso in aziende di spicco o da altre realtà che hanno moltiplicato i propri business anche solo attraverso piccoli accorgimenti e diverse sperimentazioni. Spiega inoltre come creare un team per la crescita, fornendone i motivi per cui è indispensabile farlo. I componenti aziendali rappresentano il vero punto di partenza e valore aggiunto per utilizzare correttamente tecniche di Growth Marketing. La seconda parte entra nel merito di trucchi e strategie applicabili a diversi business (ovviamente non tutte le tecniche possono essere applicate in qualsiasi realtà). Oltre ai molteplici strumenti consigliati dall'autore, ho particolarmente apprezzato la parte finale che riguarda l'acquisizione, l'attivazione, la fidelizzazione e la monetizzazione dei clienti. Il Growth Hacking non è solo un modello, ma un mindset aziendale E' limitativo dire che il Growth Hacking sia solo un insieme di strategie marketing, perché di fatto rappresenta il risultato di un processo globale aziendale che comprende varie tipologie di figure con competenze specifiche: analitiche, creative, di marketing, organizzative e informatiche. Quando Sean Ellis parla di team per la crescita, si riferisce a figure altamente specializzate come: Data Analyst, Product Manager, Responsabili Marketing, Product Designer e Ingegneri del software. Il team di Growth Hacking ha come unico obiettivo la crescita, attraverso l’analisi dei dati, le idee, le priorità e i test, fasi cruciali di un processo costante come si può vedere dall’immagine qui sotto. Il procedimento del Growth Hacking. Fonte libro "Growth Hacking marketing" di Sean Ellis e Morgan Brown Sperimentare, sperimentare e ancora sperimentare, è il lavoro costante dei componenti del team. L'autore consiglia di farlo attraverso diversi modi: ponendo dei sondaggi ai fruitori/clienti, oppure modificando alcune features e analizzandone i risultati e i comportamenti durante il processo di navigazione o di acquisto. Analizzare e testare sono due fasi fondamentali per assicurarsi che tutto il lavoro fatto venga valutato in maniera scientifica dal Data Analyst, colui che crea report sull'efficacia delle modifiche e degli esperimenti effettuati dall'intero team della crescita. Quali sono alcuni esempi di obiettivi che possono essere raggiunti con questo metodo? Eccone alcuni:
Però, tutto ciò può essere tempo perso. Persino il Growth Hacking può rivelarsi inutile. Assicurati che il tuo prodotto sia un must have Se il tuo prodotto/servizio non è un must have, ovvero se non ti sei assicurato che possa essere considerato utile dalle persone, tutti gli sforzi e gli investimenti in test e sperimentazioni, può essere completamente inefficace. Se invece il tuo prodotto ha solo bisogno di una "spinta" per avere una crescita veloce ed esponenziale, allora il Growth Hacking può essere la scelta giusta. In quanto permette di investire step by step, analizzando periodicamente l'efficacia degli strumenti utilizzati dai fruitori. Ecco quali possono essere alcuni (dei tantissimi) concetti fondamentali che troverai nel libro: - Ribaltare il funnel - Far scoprire il momento AHA! - Sfruttare l'effetto newtork e le PR - Utilizzo dei trigger - Massimizzare la customer experience - Onboarding continuo - "Diagramma del sorriso" - Mappare il comportamento e la psicologia del consumatore/fruitore - Creare abitudini (Hook model) Posso assicurarti che delle 329 pagine di questo libro, ogni paragrafo e ogni concetto è di grande importanza e per questo motivo va letto con particolare attenzione. Sei pronto per iniziare a rivoluzionare la tua mentalità o quella della tua azienda? La crescita costante e implacabile è il fattore basilare per restare sul mercato. Vuoi scoprire come alcune aziende, tra quelle citate all'inizio, sono cresciute così velocemente? Adesso vuoi leggere altri libri di marketing o di business? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. L'80% del risultato di un pezzo di copy dipende da come lo inizi. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Copywriter, marketer, addetti web marketing, responsabili marketing, liberi professionisti, imprenditori. Cosa impari Se stai cercando un manuale che possa offrirti tecniche, nozioni, strategie e i segreti profondi sul copywriting, allora è il libro che fa per te. E' assolutamente indicato anche se non lo padroneggi o se neanche ne hai mai sentito parlare, in quanto i concetti sono facili da assimilare e da applicare con un po' di allenamento iniziale e tanta dedizione. "Scrivere per vendere" è un vero e proprio manuale di riferimento del settore e solo dopo averlo letto ti renderai conto di quanto sia importante comunicare (con l'obiettivo di vendere) in maniera consapevole, diretta e impattante. Imparerai strategie di persuasione utili per sales letter, newsletter, campagne pubblicitarie e volantini. Non ti ho convinto e stai già pensando di chiudere l'articolo? Mettiti comodo e leggi perchè ho selezionato per te alcune parti focali! Descrizione e frasi salienti Ho acquistato il libro di Marco Lutzu con la consapevolezza di voler leggere un volume prezioso che mi potesse permettere di approfondire i trucchi più nascosti del copywriting. L'autore è il principale punto di riferimento nel settore e il manuale di oltre 300 pagina condensa contenuti unici e di altissimo valore. Da esempi di pubblicità e sales letter storiche a strumenti pratici da applicare sin da subito. Non mancano consigli utilissimi sulla revisione delle bozze e su come velocizzare il metodo di scrittura con esempi reali e facilmente replicabili. La lettura risulta fluida e veloce, anche se le informazioni sono così tante che se vuoi applicarle nel tuo lavoro, devi rileggere le parti di tuo interesse e sfogliarlo periodicamente. Prima che tu prosegua la lettura, posso dirti che lo ritengo un libro indispensabile se il tuo lavoro è persuadere (inteso nell'accezione positiva) le persone attraverso la scrittura. Scopri cosa vogliono le persone e poi mostragli come ottenerlo La prima cosa che devi fare, prima di qualsiasi altra cosa, e forse anche prima di leggere il libro è: esci dai panni del venditore ed entra nei panni del cliente. Il vero motivo del fallimento di alcune campagne di marketing o di lanci di prodotti, è che molti imprenditori si basano sulle proprie convinzioni senza ascoltare il mercato e se effettivamente quel prodotto interessa alle persone. Le proprie credenze, convinzioni e opinioni contano zero. Alle persone non importa niente di te e dei tuoi servizi. Importa solo di se stesse. E' fondamentale, quindi, profilare i tuoi clienti: capire chi sono, che lavoro fanno, quali sono i loro gusti, qual è il loro sesso, la loro età media e di conseguenza costruire un messaggio attraente e convincente confezionato per loro. "Non può esistere nessuna forma di persuasione se prima non conosci cosa vuole il tuo potenziale cliente". L'obiettivo di un copy di altissimo valore lo si può riassumere nei seguenti passaggi: - Attirare l’attenzione del lettore con una promessa - Spiegargli che deve risolvere un problema - Descrivergli come può farlo agendo diversamente da come sta facendo ora - Convincerlo ad optare per la tua soluzione e mantenere la promessa - Fornirgli delle prove e delle testimonianze - Distoglierlo dai concorrenti diretti e indiretti - Indurlo all'acquisto Molto più semplicemente: problema - promessa - prova - proposta. Quali sono i due pilastri di un buon copy? 1- Come aprire la vendita: una buona headline deve invogliare a continuare la lettura e crea aspettativa (all'interno del libro ne troverai una per ogni tipo di situazione) 2- Come chiudere la vendita: come nella vendita offline, la chiusura è fondamentale per arrivare all'obiettivo principale, ovvero di vendere. Ma non solo, ogni riga successiva alla headline deve convincerti a continuare la lettura. Mica facile. Le persone fuggono dalle grandi promesse e si fidano delle prove L'arte del copywriting non è illudere il lettore né persuaderlo ad acquistare un prodotto che non corrisponde alla tua promessa iniziale. "Una grande promessa deve essere sostenuta da solide prove". Il cliente di oggi è molto più preparato e la credibilità di un messaggio vale molto di più del messaggio stesso. Ecco che Lutzu consiglia tre principi fondamentali: 1 - Nessuno compra da una persona di cui non si fida 2- Più è alto il livello di credibilità, più sarà alto il tasso di risposta alle tue comunicazioni 3- Costruisci sia il tuo marketing che il tuo prodotto attorno a prove inconfutabili Non basta inventare qualcosa di nuovo o inserire una headline impattante, occorre dimostrarlo! Sicuramente vuoi sapere quali sono i modi per scrivere una sales letter perfetta. Vero? Mi fermo qui! Non voglio anticiparti altro. Ti dico solo che nel tuo messaggio pubblicitario devi anticipare tutti i possibili pensieri (positivi e negativi) del lettore altrimenti risulterà del tutto inefficace e non convertirà i lead in clienti. Sei solo all'inizio di questo bellissimo viaggio nel mondo del copy. Adesso vuoi leggere altri libri di marketing o sulla vendita? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato, oppure vai nel blog. Non va tutto male. Anzi, le cose non sono mai andate meglio; lo dicono i fatti. L'unico vero antidoto al luogo comume. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Consiglio questo libro a tre tipi di persone: ai pessimisti cronici in primis, a chi ha dei preconcetti radicati nella mente e infine ai curiosi. Cosa impari Il libro offre dati, grafici, strumenti e statistiche aggiornate sullo stato attuale del mondo e su come si è evoluto negli anni, con un taglio analitico ma nel contempo leggero. Factfulness vuol dire avvicinarsi alla conoscenza basandosi sui fatti, senza preconcetti e generalizzazioni. Tale approccio rappresenta l’antitesi della quotidiana informazione riportata dai media generalisti, principali artefici del pessimismo globale, che ci inducono a pensare che il mondo stia andando peggio di quanto sembri. Una visione iperdrammatica della realtà che tende ad estremizzare qualunque cosa. Se pensi che tutto vada male, che la povertà sia in aumento e che l’attuale direzione del pianeta sia spiccatamente negativa: allora è il libro per te. Ti ricrederai sul 99% delle tue convinzioni e ti renderai conto che, in fondo, le cose non stanno andando così male come credi. Descrizione e frasi salienti Ho acquistato Factfulness convinto dalle seguenti parole di Bill Gates, un divoratore di libri per eccellenza: “Uno dei libri più educativi che abbia mai letto. Una guida indispensabile per riflettere con chiarezza sul mondo”. Aveva dannatamente ragione, Factfulness rappresenta uno spaccato oggettivo del mondo con un preciso obiettivo: combattere l’ignoranza devastante con una visione del mondo basata sui fatti. Un capolavoro che può davvero aprirti la mente, farti scoprire cose che fino ad oggi avevi evitato, inconsciamente tralasciato oppure di cui non avevi alcuna conoscenza. I dati sono esposti in maniera così semplice che sono comprensibili a tutti e la lettura non risulta mai pesante. Dovrebbero davvero leggerlo tutti, e per tutti intendo TUTTI. La particolarità del libro è che inizia ponendoti 13 domande, proprio per mettere alla prova la tua personale visione del mondo. In seguito, ogni risposta viene perfettamente esposta e sostenuta da statistiche ufficiali, frutto di diciotto anni di ricerche. Se farai molti errori, non ti preoccupare. E' normale, il fine del libro è sradicare alcune opinioni e convinzioni personali. Rosling ci sprona ad essere curiosi, a valutare i dati nella loro completezza e eliminare qualunque tipo di pregiudizio. Perché, in fondo, le cose non stanno andando così male e che siamo di fronte a un radicale miglioramento sotto tutti i punti di vista. “Il problema non è l’ignoranza”, disse l’autore. Infatti, il problema è semplicemente il pregiudizio e la poca lucidità nel valutare in maniera oggettiva l’andamento globale. “L’equivoco secondo cui il mondo sta peggiorando è molto difficile da difendere quando inseriamo il presente nel suo contesto storico. Non dobbiamo sminuire le tragedie delle siccità e delle carestie che stanno accadendo in questo momento, ma la conoscenza delle catastrofi passate dovrebbe farci capire che il mondo è diventato molto più trasparente e più bravo nel portare aiuto dove ce n’è più bisogno.” Rosling non si definiva un ottimista e per ovvi motivi nemmeno un pessimista, ma un possibilista. Una persona che credeva nella possibilità, appunto, che valutando lati negativi e positivi, ci si possa concentrare sul miglioramento, senza lasciarsi sopraffare dalla negatività e dalla paura, spesso ingiustificata, del pericolo. L’autore purtroppo è morto nel 2017 e ci ha lasciato un’importantissima testimonianza non solo attraverso il libro, ma sul web puoi trovare diverse interviste e il preziosissimo sito https://www.gapminder.org/, adesso gestito dal figlio Ola e dalla moglie Anna. E’ stato un medico, statistico e accademico svedese. Membro dell’Accademia di Svezia e del Karolinska Institutet, fondatore della sezione svedese di Medici senza frontiere e infine della fondazione Gapminder, ha vissuto vent’anni in Congo per studiare e combattere il konzo, una malattia epidemica paralizzante. Secondo Rosling i media sono i migliori amici dell’istinto, visto che i giornalisti hanno quasi l’obbligo professionale di mettere in risalto eventi negativi che possano far apparire un evento più importante di quanto lo sia davvero. Unito ad una nostra capacità di assorbire la negatività, ecco come viene facilmente distorta la realtà. Sintetizzerei tre concetti che ritengo siano esplicativi e rappresentativi del libro: - L’istinto del divario: leggendo numeri e statistiche, bisogna sempre valutare i parametri e i dati nella loro completezza. Ecco che il divario, spesso è errato. - Gli stereotipi e le generalizzazioni spaccano il mondo in “noi” e “loro”: ci inducono a pensare che “loro” siano tutti uguali e spesso poveri. Invece no. Molti paesi sono cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi decenni, ciò non toglie che ancora esiste la povertà estrema (nel 1800 era pari allo 85% della popolazione, nel 1966 al 50% e nel 2017 al 9%). - L'istinto della negatività: è un impulso comune che rappresenta una visione drammatica della realtà, degli eventi e delle cose. Dire che tutto va per il meglio non è il giusto approccio, ma lo è far convivere nella testa i due pensieri: positivi e negativi. Il mondo è entrambe le cose. Questo libro ci dimostra che siamo di fronte ad un radicale miglioramento sotto tutti i punti di vista. Per capirlo dobbiamo però imparare a guardare ai fatti con curiosità, a metterli in prospettiva e a saperci stupire. Bisogna valutare i numeri, ma nella loro completezza: un numero preso singolarmente non ha senso se non rappresenta la totalità del dato. Per esporti in maniera esaustiva, chi è Rosling e cosa è stato capace di fare, ti invito a guardare questo video, prenditi 4 minuti e 37 secondi perché ne vale la pena. Se sei ancora più curioso, naviga un po' sul sito che ti ho citato prima. Incredibile, vero? L’intera descrizione dei fatti si basa sulla rappresentazione dei livelli, perfettamente esposti all'inizio del libro, che indicano lo stato di povertà o di ricchezza dei paesi:
La mortalità infantile, l’alfabetizzazione, la vita media, le vaccinazioni, il tenore di vita, sono tutti problemi che a livello mondiale hanno registrato solo dei miglioramenti. Piuttosto eloquente e originale la sua rappresentazione del numero di abitanti globali, semplificata come: Il PIN del mondo. Ti pongo il quesito (giuro che è l’unico che ti riporto) che Rosling ti sottoporrà: Grafico popolazione mondiale in miliardi di persone. Fonte: libro Factfulness Io l’ho azzeccata, a differenza di molte risposte sbagliate delle 13 iniziali :) La risposta corretta è la A. Il PIN del mondo è 1-1-1-4, un numero mnemonico per imparare facilmente la distribuzione degli abitanti. Americhe: 1, Europa: 1, Africa: 1, Asia: 4 (arrotondati). Tali numeri sono destinati, ovviamente, a cambiare e nel 2100 diventerà 1-1-4-5, quindi l’80% della popolazione vivrà in Africa e in Asia. Ragionando a livello commerciale, ci saranno delle opportunità potenziali di business esponenziali in questi paesi, che molte aziende dei paesi occidentali non hanno ancora colto. “I numeri non racconteranno mai la storia completa della vita sulla Terra. Il mondo non si può capire senza numeri, ma nemmeno soltanto con i numeri”. Questo è solo un piccolo assaggio di quello che puoi imparare da questo magnifico libro. Adesso vuoi leggere altri saggi? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. By Lorenzo Chininea - 09/03/2019 I 4 Cavalieri eludono il fisco, violano la privacy e distruggono posti di lavoro per incrementare i profitti. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Appassionati di tecnologia e di marketing, startupper, social media manager, brand manager, responsabili marketing, blogger, liberi professionisti, imprenditori e qualsiasi persona interessata ad approfondire l’argomento. Cosa impari Amazon, Apple, Facebook e Google, sono i quattro Cavalieri che stanno cambiando il mondo, modificando i nostri comportamenti, le nostre abitudini, le modalità di accesso alle informazioni e di conseguenza anche i nostri stili di vita. Tutto questo, però, intacca anche la nostra privacy. Cosa ci offrono e di cosa si occupano queste aziende lo sappiamo tutti. Ma come riescono ad eludere il fisco, in che modo sfruttano i nostri dati, quali sono gli scenari futuri, ma soprattutto quale sarà il quinto Cavaliere, sei sicuro di saperlo? Leggi la recensione e scoprirai qualcosa in più (non tutto). Descrizione e frasi salienti ”The Four” ha superato ogni mia aspettativa. Prima di acquistarlo ho fatto, come sempre, parecchie ricerche e ammetto che sin da subito ha catturato la mia attenzione, visto l’argomento spiccatamente attuale ed essendo un tema di cui nutro un forte interesse. Ad ogni, modo ritenevo si trattasse di una mera descrizione di come queste aziende sono entrate nel mercato e come stanno agendo, con qualche informazione preziosa sui futuri progetti. Invece, dopo un'approfondita lettura lo ritengo un saggio d’inchiesta con informazioni inedite, ben esposte da Galloway con un approccio scientifico nel proporre i dati, valorizzato da uno stile di scrittura irriverente. Anche se in alcuni casi ne trae delle conclusioni, forse soggettive e "di pancia". Se pensi di imbatterti in un libro politically correct, non fa al caso tuo. Ho particolarmente apprezzato il coraggio di raccontare la verità senza filtri (sostenuta appunto da studi e dati), spesso scomoda, che non fa che denotare alcun timore di esporsi. Galloway è un esperto di brand strategy e digital marketing e insegna all’MBA della Stern School of Business della New York University. Ha fondato nove aziende tra cui L2, Red Envelope e Prophet. E’ tra i "50 migliori docenti delle business school" da Poets & Quants. Ha un canale su YouTube con una rubrica chiamata: "Winners and Losers", che registra decine di milioni di visualizzazioni. La visione e il taglio di “The Four”, quindi, proviene da un imprenditore esperto di marketing. E questo non è un dettaglio. Scommetto che adesso vuoi sapere di cosa parla il libro, vero? Iniziamo con qualche informazione inedita, ma per ovvi motivo racconterò neanche un 5% del contenuto. Piccoli grandi problemi tra compagni di merende Tutte e Quattro hanno (o hanno avuto) le seguenti problematiche:
C’è da dire che se ti chiami Amazon, Facebook, Apple e Google, hai dei privilegi fiscali non da poco. Questo è indubbio, anche se non dovrebbe essere così, siamo tutti d’accordo. Amazon governa (e distrugge) da marketplace, ma guadagna dai servizi in cloud Pensa che due di loro sono contemporaneamente sia cliente/fornitore che concorrenti. Amazon è il miglior cliente di Google. Se ad ogni ricerca il primo risultato è sempre il colosso di Bezos e il tuo sito è nella terza pagina, ci sarà un motivo. Sappi che paga milioni di euro per assicurarsi sempre quel posto. Google ne è felice. Il rovescio della medaglia è che il 55% delle ricerche di un prodotto viene effettuata prima su Amazon e dopo su Google (28%) e il restante in altri siti o tramite il portale dell'azienda di riferimento (dato Bloomberg 2016). Google non è molto felice. Nel 2015 Amazon ha speso 7 miliardi di dollari per spedire pacchi, registrando perdite per 5 miliardi e utili di 2,4 miliardi. Praticamente ha continue perdite di miliardi di euro attraverso il marketplace, avendo costi di spedizione elevatissimi e un margine sui prodotti non altissimo (al momento), a parte quelli marchiati Amazon Basics (che guarda caso spesso risultano per primi tra le ricerche). Un modello di business insostenibile se non fosse un colosso. Ma pochi sanno che la voce “Altro” aiuta Amazon a proliferare economicamente e restare a galla, che le permette nel contempo di sbaragliare la concorrenza nel retail con una politica di prezzi puntualmente più bassi degli altri e offrendo un servizio (pre-durante-post vendita) impeccabile. Bisogna ammetterlo. Sto parlando di Amazon Media Group, ovvero i servizi cloud (AWS) che offre alle aziende la possibilità di gestire milioni di dati in cloud. Amazon vincerà, perché gioca a poker con un numero di chip dieci volte superiore agli avversari. E’ in grado di scalzare chiunque altro dal terreno di gioco. I 4 cavalieri stimolano il nostro corpo Scott Galloway sostiene che i Quattro cavalieri stimolino alcune nostre aree del corpo: cervello, cuore, genitali. Sì, genitali, hai capito bene. Ecco come:
Facebook e Google non vogliono essere etichettate come media company, ma digital media advertising “Non chiamateci media, siamo piattaforme”, affermano Facebook e Google. Il 44% degli americani e la maggior parte degli abitanti del mondo, accedono alle informazioni quotidiane tramite Facebook. Peccato che quest’ultima, non vuole assolutamente essere considerata una media company. Google, lo stesso. I motivi sono due:
“Non possiamo diventare arbitri della verità”, ha affermato un portavoce dell’azienda di Palo Alto. Il problema delle fake news è nello stesso tempo un business, in quanto l’azienda ne trae profitto in termini di click, adv, condivisioni ecc. La risposta può essere qui. Media company, no! Digital media advertising, sì! Entrambe le aziende rappresentano attualmente le principali piattaforme digitali di pubblicità online. Nel 2016 Google e Facebook, rappresentavano il 103% della crescita di fatturato dei media digitali negli Stati Uniti. I numeri sono destinati a crescere, costantemente. Apple: un brand di lusso con profitti elevatissimi Apple non è nata come brand di lusso, ma lo è diventata. Incarna qualità, design ed esclusività. La brillante idea di aprire gli Apple Store non ha fatto altro che rafforzare queste caratteristiche distintive e le ha permesso posizionarsi in maniera diversa rispetto ai sui competitor. Una differenza rispetto agli altri tre Cavalieri, è che l'azienda di Cupertino è l'unica ad essere sopravvissuta al fondatore e al team dirigenziale originario. Nel mercato degli smartphone non è certamente la prima in termini di vendite (Samsung e Huawei sono più avanti), ma è indubbiamente la prima in termini di profitti. E' una delle aziende più redditizie della storia. Essendo l'unico brand di lusso dei Quattro e visti i presupposti, a detta di Galloway, sarà il Cavaliere più longevo. All'inizio nessuna delle Quattro era in concorrenza diretta, oggi invece, almeno due o tre di loro sono in business simili: pubblicità, libri, informazione, social network. Chi la spunterà? Questo e molto altro lo potrai leggere nel libro! A proposito, chi sarà il quinto Cavaliere? Alibaba, Uber, Tesla, Microsoft (che ha acquisito Linkedin, dettaglio non da poco), Walmart, Airbnb? Adesso vuoi leggere altri libri di marketing o di business? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui la pagina facebook per rimanere aggiornato. Le persone che cercano di far accadere il cambiamento sono spesso di fretta e la pubblicità sembra una scorciatoia. Tuttavia, senza perseveranza e concentrazione, l’investimento è sprecato. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Marketer, social media manager, addetti marketing, brand manager responsabili marketing, blogger, liberi professionisti, imprenditori. Cosa impari Ti renderai conto che viviamo in un mondo sovraffollato di pubblicità, di informazioni, di prodotti e servizi di qualsiasi genere. Internet è una piazza colma di milioni di persone attraverso il quale potenzialmente potresti arrivare a tutti. Ma è un boomerang. Se lanci l’esca nell'oceano sperando che qualche pesce abbocchi, stai perdendo tempo. Non basta più informare, vendere, impostare campagne di adv online, comunicare tutto a tutti, ma diventa necessario narrare: creare valore e fiducia, suscitare emozioni e attesa ad una nicchia specifica. Bisogna tornare alla normalità. Rivolgersi a persone come noi. Questo è il marketing. Vuoi sapere cosa NON è il marketing? Scoprilo SUBITO. Descrizione e frasi salienti Ammetto che recensire un libro così intriso di informazioni, nozioni, perle di saggezza, non è stato assolutamente facile. Di Seth Godin apprezzo le sue spiccate capacità di scrittura, essendo capace di rapirti e tenerti incollato al libro dall'inizio alla fine, senza mai stancarti. Non solo per le sue indiscutibili abilità persuasive, ma soprattutto perchè ogni frase, paragrafo o capitolo, esprime contenuti di altissima qualità e mai convenzionali. Se ha scritto “La Mucca viola”, del resto, non può essere mai banale. Io stimo chi va controcorrente (con cognizione di causa). “Questo è il marketing” è un richiamo ai valori, alla tradizione, alla fiducia, all’empatia, al trasmettere emozioni alle persone, proprio come una volta. Si rivolge dando del “tu” ai marketer, quasi li implora a cambiare strategia e a rivedere il modo di fare marketing. Li esorta a non avere fretta, a costruire un un'identità, giorno per giorno. Attenzione: non ho detto volutamente tattica, ma strategia. Oggi, le tattiche sono accessibili e tutti possono impararle: campagne social, remarketing, call to action e via dicendo. Potrei elencarne centinaia. C'è chi le applica meglio e chi peggio, ma non è questo il punto, questa è la conseguenza di un processo più vasto. La sua è una missione legata alla strategia: “Why” più che “What” e “How”. Il perché esiste la tua azienda e dove vuoi arrivare lo sai solo tu e nessuno può copiarlo. Perché un cliente deve scegliere il tuo prodotto. Perchè lo trova coerente con il suo status. Non compriamo la Ferrari (io no) per la qualità della carrozzeria, ma perché ci fa sentire importanti e parte di un’élite di pochi fortunati. Eleva il nostro status sociale. Il marchio Ferrari ispira le persone, ha una storia e rappresenta l'eccellenza dello stile e del design nel mondo. “Il brand marketing rende magici. Il direct marketing fa squillare il telefono”. Perché devi essere degno di fiducia e stima. Perché la normalità, la costanza e l’esserci sempre, rassicura le persone. La tradizionalità di un marchio è la forza, il vantaggio competitivo, non il limite. “Non modificate le vostre pubblicità quando ve ne siete stancati. Non modificatele quando i vostri dipendenti se non sono stancati. Non modificatele nemmeno quando i vostri amici se ne sono stancati. Modificatele quando il vostro contabile se ne è stancato”. Perché esisti. I marketer di ogni azienda si focalizzano sulle caratteristiche del prodotto e su come venderlo. Ma c’è un marketing più profondo, a tratti filosofico, che riguarda la missione dell’azienda e come vuole contribuire al cambiamento del mondo. Tu, che non sei Mark Zuckerberg (né tantomeno io), devi avere l’obiettivo di influenzare centinaia, migliaia di persone. E qualora dovessi riuscirci hai già fatto bingo! Devi, però, capire cosa vogliono le (tue) persone: osservale, studiale, scopri le loro abitudini, i loro gusti. Il marketing è una vocazione: essere al servizio degli altri a dare loro qualcosa che desiderano. “Le persone che cercano di far accadere il cambiamento sono spesso di fretta e la pubblicità sembra una scorciatoia. Tuttavia, senza perseveranza e concentrazione, l’investimento è sprecato”. Mi sembra chiaro: la pubblicità è la strada più facile, basta investire qualche "spicciolo" al giorno per apparire nei contenuti sponsorizzati. Ma Godin afferma: “Interagite con la cultura, siate coerenti e pazienti”. Aggiungo io: il contenuto di qualità coerente e costante vince, sempre, su tutto. Hai bisogno di fan, non di cliccatori e impression. “Credo che l’unico modo per fare la differenza sia identificare chiaramente e comprendere le persone che state cercando di influenzare. Una volta che le avrete pienamente coinvolte, saranno felici di contribuire a spargere la voce”. La sfida per la maggior parte delle persone che cercano di avere un impatto non è vincere sul mercato di massa. È, appunto, il micro mercato (smallest viable market). “Se non puoi avere successo nel piccolo, perché credi che riuscirai a farlo in grande?” Cosa NON è il marketing:
Cos'è il marketing:
Spesso ci chiediamo perché una campagna online non genera i risultati sperati. Analizziamo tutti i dati: clic, impression, open rate ma non diamo importanza alla qualità di questi clic e a come e quando si potranno convertire anche in seguito. Si chiama social Lifetime Value: in poche parole è il ciclo di vita del cliente dall’acquisizione fino alla fidelizzazione: il guadagno che il cliente può generare nel tempo. Il dato non viene valutato sulla base di una singola campagna o dalla prima vendita, ma in un arco di temporale di medio-lungo termine. Chi fa marketing, ma soprattutto chi vende, è consapevole di quanto sia difficile in primis acquisire nuovi clienti, ma soprattutto mantenerli attivi instaurando una relazione di qualità che possa produrre dei profitti costanti nel tempo. Questo è il marketing. Non puoi essere visto se non impari a vedere. Il marketing non è malvagio, è magnifico. La sfida è aperta: tu sei pronto a contribuire al cambiamento e ad influenzare le persone come TE? Adesso vuoi leggere altri libri di marketing o di business? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato, oppure vai nel blog. Un copywriter è un venditore dietro una tastiera. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Copywriter, blogger, addetti marketing, responsabili marketing, liberi professionisti, imprenditori. Cosa impari Tecniche di scrittura persuasiva per pagine di vendita relative ad eventi, prodotti e servizi. Il copywriting è una scienza e non può mancare in ogni qualsiasi strategia di marketing. Permette di comunicare in maniera efficace e convincente i punti di forza della tua attività, con lo scopo di persuadere il cliente ad acquistare immediatamente. Un copy incisivo e impattante fa la differenza rispetto ai concorrenti, soprattutto per PMI o liberi professionisti. I prodotti/servizi non si vendono da soli e più li comunichi nella maniera corretta, più verranno acquistati. Descrizione e frasi salienti Copywriting persuasivo è un manuale di circa 260 pagine, diviso sostanzialmente in tre parti: la prima è meramente introduttiva, utile principalmente a chi si approccia per la prima volta al tema del copy. Nella seconda parte del libro, entra nel vivo dell'argomento descrivendo tecniche generale di scrittura persuasiva, partendo dalle basi e offrendoti dei consigli anche su come approcciarti a questo mondo. Il terzo capitolo, invece, è la parte che ho più apprezzato, essendo quella più pratica (te lo dice un pragmatico per eccellenza) del libro: l'autore spiega come impostare in maniera strutturata una pagina di vendita, passo dopo passo: cominciando dalla Headline fino ad arrivare alla CALL TO ACTION. Lo ritengo un libro molto scorrevole, si legge in poco tempo se hai una precedente infarinatura anche superficiale del copy. In caso contrario ti ci vorrà qualche settimana per assimilare i concetti base e solo dopo sarai capace di applicare alcune tecniche. Leggerlo e posarlo nella libreria non serve a nulla, va sfogliato periodicamente per rinfrescare i concetti studiati e consultato all'occorrenza. Ci tengo a mettere in evidenza un tema a cui l'autore ha, giustamente, dedicato un intero paragrafo. Il copywriting non è manipolazione, ma persuasione. Persuasione = atteggiamento user friendly, aggiungo: onesto e sincero. La manipolazione, invece, è l'esatto contrario (non servivo io a dirtelo, lo so). Prima di andare nello specifico, sappi la base per poter comunicare al meglio un prodotto, un servizio o semplicemente per indirizzare un messaggio di qualsiasi tipo, è conoscere il tuo target. Se hai una conoscenza approssimativa non sei in grado di immedesimarti nel cliente e rischi che le tue informazioni siano totalmente inefficaci! La tua copy deve essere, appunto, onesta e davvero utile, dandone prove quasi inconfutabili. Come strutturare una pagina di vendita? Sostanzialmente si è passati dalla tecnica AIDA, utilizzata diversi anni fa all'attuale: AIOPDA. Cosa significa? - A (attenzione) - I (interesse) - O (obiezioni) - D (dettagli) - P (prova) - A (azione) Ma questo è solo l'inizio e rappresenta solo la formula sui cui poter lavorare. Nel terzo capitolo, come ti dicevo, potrai approfondire i dettagli di uno ogni punto e sfruttare tecniche persuasive differenti in base al target, al contesto, alla tempistica di acquisto che vuoi impostare e altre dinamiche ben descritte dall'autore. La parte più bella viene ora. Nel libro la definisce anatomia di una pagina di vendita: Headline, sub-Headline, apertura, prove e credibilità, benefici, *USP, testimonianze, bonus, garanzia, scarsità, prezzo, call to action, PS, PPS, PPPS. Ti sembreranno dei concetti astrusi, invece sono le fasi fondamentali che differenziano una buona copy, magari anche bella da vedere, da una copy che converte i lettori in clienti! *A proposito, per poterti distinguere dai tuoi concorrenti devi identificare assolutamente la tua USP (se non sai cos'è leggi Zero Concorrenti di De Veglia). PS: come ti ho accennato, la scrittura persuasiva non è di stampo né giornalistico né filosofico (l'avrai capito). Dietro ad un copywriter ci deve essere un venditore! PPS: un buon copywriting non è la bacchetta magica per trasformare uno prodotto/servizio scarso alla base in un prodotto eccellente. Viceversa, un brand già solido può anche permettersi di non avere un copy straordinario (mi riferisco a colossi come Nike, Adidas, Amazon e così via). Avere una strategia di comunicazione efficace è da ritenersi come uno strumento indispensabile se a monte ci sono i giusti requisiti. PPPS: Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri di marketing o di business? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato, oppure vai nel blog. La prima parte del circolo dell’abitudine è un segnale che dice al cervello di entrare in modalità automatica. Poi c’è la routine, che può essere fisica, emotiva o mentale. E Infine c’è la gratificazione, in base alla quale il nostro cervello decide se vale la pena di memorizzare una certa routine. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio A qualsiasi persona. Cosa impari "Il potere delle abitudini" t'insegnerà come un’abitudine si consolida all’interno del nostro cervello, ma non solo, capirai come identificarle e modificarle. Scoprirai che dominare le abitudini non è impossibile e lo puoi fare solo se sei consapevole e motivato a sostituire quelle cattive in quelle buone. Il libro analizza i comportamenti di routine delle persone, delle aziende e delle istituzioni, attraverso racconti e storie di vita reali. Sai che esiste un tipo di abitudine che può condizionare tutte le altre? Descrizione e frasi salienti La ritengo una lettura a tratti illuminante e una delle più interessanti, relative alla crescita personale, in cui mi sia mai cimentato. Sia per la mole di informazioni che per il modo in cui l’autore semplifica alcuni concetti anche piuttosto scientifici, romanzandoli attraverso storie di persone e aziende assolutamente reali. Non a caso, il libro ha circa quaranta pagine solo di bibliografia: tra interviste, ricerche, studi, libri e informazioni aggiornate anche dopo la pubblicazione della prima edizione. Il libro è strutturato in tre parti: la prima riguarda le abitudini dell’individuo e ti aiuta a comprendere come si identifica un’abitudine e quali sono i processi che avvengono nel nostro cervello. La seconda parte riguarda le azioni di routine nelle aziende e la terza all'interno delle istituzioni, forse la parte meno interessante dal mio punto di vista. Andiamo ad analizzare cos’è un'abitudine. Le azioni di routine non sono altro che una strategia di difesa del nostro cervello per risparmiare energie. Oltre il 40% delle nostre azioni quotidiane non sono dettate da decisioni, ma da comportamenti automatizzati. Il problema principale è che il nostro cervello non riconosce la differenza tra una buona abitudine e una cattiva. Qui scatta, o quantomeno dovrebbe, la consapevolezza. Per modificare una cattiva abitudine, dobbiamo innanzitutto riconoscerla ed individuarne il punto debole e spesso anche la causa. Una volta che l’abbiamo identificata possiamo agire, provando a sostituirla con una buona (vedi immagine in basso). A parole è facilissimo, nella pratica una delle cose più difficili in assoluto. L’abitudine entra nella testa e per annientarla non basta la sola volontà, ma autodisciplina, costanza e soprattutto è indispensabile identificare una gratificazione sostitutiva, come puoi vedere dall'immagine. Sostanzialmente le possibilità sono due: - Modificarla con piccole azioni di routine, che possano anch’esse dare una gratificazione; - Inserire gradualmente un’abitudine chiave. Cos’è un’abitudine chiave? E’ un’azione che, una volta consolidata, può "a cascata" condizionare anche altre abitudini: lo sport è una di queste. Quante volte abbiamo sentito dire: “Domani inizio ad andare in palestra, modifico la mia alimentazione e vado in ufficio a piedi”. Tutto perfetto, peccato che per il 90% delle persone queste abitudini durano neanche un mese. Perché? Andare con la macchina è sempre più comodo e ci fa risparmiare energie, perché stare sul divano a guardare la televisione è più rilassante e gratificante che uscire di casa, magari in inverno, piuttosto che andare ad allenarti dopo una giornata di lavoro. Il processo è il seguente: Stimolo: noia Abitudine: guardo la televisione sul divano Gratificazione: mi sento più rilassato Te lo ribadisco: il cervello è nato per farci risparmiare energie e solo con alcune accortezze possiamo imparare ad agire senza farci sopraffare dalla routine. Come farlo? Leggi questo bellissimo libro e potrai dire di addio alle cattive abitudini! Cambia la tua mente, cambia la tua vita. Subito! Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri sulla crescita personale? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato, oppure vai nel blog. Il brand positiong è un’attività di marketing che mette la tua brand nella testa del potenziale cliente in una posizione ben specifica e quanto più possibile predominante. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Appassionati ed esperti di marketing, direttori di marketing, imprenditori, manager di aziende, amministratori delegati, liberi professionisti. Cosa impari Zero concorrenti è una via di mezzo tra un manuale e una bibbia del brand positioning. La lettura di questo testo la consiglio a chi ha una minima infarinatura del marketing e vuole approfondire il concetto di posizionamento. Se stai cercando un libro pieno di teorie, definizioni, non è il libro per te. E' uno strumento di lavoro, di analisi e di studio per focalizzare il tuo brand. De Veglia ti spiegherà passo passo come definire una strategia per differenziarti in un mercato o creare una nuova categoria, analizzando in maniera approfondita il contesto e i concorrenti, capire cosa pensano i clienti di loro ma soprattutto di te e del tuo brand. Descrizione e frasi salienti Zero concorrenti è a mio avviso una delle pietre miliari del brand positioning - dopo i testi di Al Ries e Jack Trout - il punto di partenza per comprendere dei concetti base per pianificare e definire una strategia di posizionamento di un'attività, un'azienda, un negozio o di un libero professionista. Perchè "Zero concorrenti"? Se stai pensando che questo libro ti aiuta a far scomparire magicamente i tuoi concorrenti con una segretissima pozione magica e ti farà fatturare milioni di euro, sei fuori strada. Il significato del titolo è relativo al fatto che una brand (per dirla alla De Veglia) per differenziarsi in una categoria ha le seguenti possibilità: 1) In un mercato già affollato e in cui c'è già un leader, deve mettere focalizzarsi e mettere in risalto le caratteristiche intrinseche e l'idea differenziante, comunicandola nella maniera corretta, distinguendosi così dai competitor e dal leader della categoria. In parole povere deve creare una sottocategoria e diventarne leader. 2) Se il mercato è composto da varie aziende che all'apparenza risultano tutte uguali e non ha un leader riconosciuto, deve trovare l'USP (Unique Selling Proposition) e diventare leader della categoria. 3) Se la categoria di riferimento non ha aziende, deve imporsi nel mercato come leader della categoria. Il vero punto di forza del Brand Positioning è la focalizzazione Come avrai visto, in un modo o nell'altro il segreto del posizionamento è il focus, ma soprattutto, entrare nella testa delle persone. Ecco alcune brand molto conosciute che ti aiutano a capire il concetto: - Redbull ---> Energy drink - Barilla ---> Pasta - McDonald's ---> Fast food - Apple ---> Smartphone De Veglia pur riprendendo argomenti già trattati dal celebre Jack Trout, ha fatto suoi i principi adattandoli al contesto italiano proponendo "Brand positioning Formula", nato dopo oltre 25 anni di esperienza nel settore. Il libro si suddivide in 4 step:
Come puoi sfruttare questi concetti anche nel tuo business? Tali step possono essere utilizzati in maniera trasversale in (quasi) tutti i settori come dimostrano i case history presenti nelle ultime pagine del libro. Le prerogative per un buon brand positioning sono le seguenti: 1) Deve essere coerente con la natura dell'azienda 2) Presuppone una valutazione del mercato e dei competitor e dei loro punti di forza e di debolezza 3) Conoscere perfettamente i vantaggi e svantaggi del tuo prodotto/servizio 3) Deve possedere un'idea differenziante credibile e non banale 4) Gli investimenti in promozione e pubblicità devono essere mirati al target identificato 5) Focalizzarsi significa perdere (spesso dove rifiutare) clienti non in linea con target di riferimento Inoltre, un'ideale strategia di posizionamento prevede un copywriting all'altezza per comunicare la tua specializzazione ai tuoi potenziali clienti. Ma non basta, serve ribadirla sempre in maniera coerente. Anche se.. Avendo creato un positioning solido, il copy è essenziale, ma non cruciale (a meno che non si facciano dei danni irreparabili). Non finisce qui! De Veglia ti parlerà anche dell'ingrediente magico. La ciliegina sulla torta che rende la tua brand ancora più unica grazie ad un elemento unico e spesso anche impattante. Ecco alcuni esempi: - Geox: la suola che respira - Il tonno pinne gialle di Rio Mare - Steve Jobs per Apple - "Intel Inside" per i pc Vuoi smettere di avere concorrenti, vero? Azzerali con il brand positioning! Sì, se sai come farlo. Leggi il libro e imparerai come entrare nella testa delle persone, tenendo presente che: La mente è limitata. La mente odia la confusione. La mente odia cambiare. Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri di marketing o di business? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato, oppure vai nel blog. La gente non compra quello che gli altri vogliono vendere. Compra quello che gli altri vogliono comprare. SCHEDA DEL LIBRO
Appassionati marketing, liberi professionisti, imprenditori, organizzatori di eventi. Cosa impari Tutto esaurito ti insegnerà a comprendere e attuare strategie e tecniche che permetteranno alla tua attività o azienda di differenziarti rispetto ai tuoi concorrenti, applicando il principio della scarsità. Ti sei mai chiesto perchè alcuni ristoranti sono sempre sold-out e hanno la lista di attesa? Perchè alcuni eventi sono così richiesti da terminare i biglietti dopo neanche un'ora di orologio? L'autore ti fornirà alcuni strumenti per mettere in pratica questa strategia e anche tu potrai dire di essere oversubscribed! Descrizione e frasi salienti Un libro che non si addentra in tecnicismi e terminologie astruse di marketing, in quanto offre degli esempi pratici e storie di successo che facilitano la comprensione di concetti semplici e realistici. Molti libri di marketing, anche molto noti e ritenuti dei must, hanno il difetto di peccare di concretezza e molte delle teorie descritte sono fine a stesse. Priestley ci ha fornito un manuale ricco di strumenti realizzabili sin da subito. Il titolo riassume perfettamente il focus del libro, che si propone appunto come un testo di ricette utili per diventare oversubscribed. Ma cosa vuol dire esattamente questa lunghissima parola in inglese? Significa letteralmente "iper-richiesto" e fa riferimento al concetto di rendere la tua attività, il tuo evento, i tuoi servizi o prodotti, così richiesti da non soddisfare la domanda. Essenzialmente in economia si studia l'andamento della domanda dell'offerta, e normalmente l'offerta supera quasi sempre la domanda. In questo caso si riferisce ad uno squilibrio inverso rispetto al normale: la domanda supera l'offerta. Starai pensando: ecco la solita fuffa astrusa per economisti! Proprio il contrario. Prima di svelarti come l'autore ti consiglia di farlo, ci tengo a riportarti un esempio pratico riportato all'interno del libro, che rappresenta perfettamente il concetto. Jean-Pierre De Villiers (conosciuto come JP) è attualmente uno dei trainer più pagati di Londra. Probabilmente non l'avrai mai sentito (cerca su Google), neanche io prima di leggere il libro. Vuoi sapere perchè? JP ha solo 8 clienti! I suoi clienti pagano fino a 40000 sterline l'anno per avere il suo servizio di training. Chiaramente il suo target di clienti è il classico miliardario che pretende servizi unici, a domicilio e di altissimo livello. JP ha trovato la sua nicchia di mercato ed è più che soddisfatto dei suoi guadagni (direi). Inizialmente le sue giornate lavorative iniziavano alle 6 di mattina e finivano alle 8 di sera con una tariffa di 45 sterline l'ora. In seguito, dopo aver incontrato Priestley per una consulenza, ha rivoluzionato il suo approccio lavorativo identificando il suo cliente ideale e adeguando il suo servizio ad un livello esclusivo. Cosa hai compreso da questa storia di successo? L'avrai già capito, ma te lo riporto: alcuni clienti devono restare a mani vuote! Proprio così. Chi si sentirà dire: "mi dispiace ma la lista di attesa è di 6 mesi", oppure: "Il prodotto è esaurito e può eseguire un pre-ordine", o ancora: "Sono rimasti gli ultimi 5 posti al prezzo x", al momento non genererà delle vendite (anzi ne perderà), ma alla lunga questa strategia risulterà vincente. Il concetto della scarsità è esattamente quello utilizzato da Booking quando visiti un Hotel e stai per decidere se prenotare o meno, oppure, un brand ancora più noto è la Apple che invece crea così tanta aspettativa e valore nei suoi prodotti (altamente esclusivi e comunemente considerati dei top di gamma nel mercato) che i suoi clienti più affezionati sono disposti a fare ore di file per accaparrarsi il primo Iphone. Del resto come ci insegna il libro di Al Ries & Jack Trout: "Il marketing è una battaglia di percezioni". In sostanza, senza andare nel particolare (altrimenti ti svelerei tutto il contenuto :D), i tre trucchi di partenza sono: - Va bene dire "no" - Va bene far aspettare - Va bene non seguire il trend Questi sono solo alcuni dei concetti che potrai scoprire in questo libro. Ti consiglio di comprarlo e, forse, anche tu potrai di dire di avere la fila! Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri di marketing o di business? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato, oppure vai nel blog. L'orientalismo va pensato anche come una serie di limiti e costrizioni del pensiero, non solo come una dottrina puramente positiva. Alla sua radice vi è l'ineliminabile distinzione tra una superiorità occidentale ed una corrispondente inferiorità orientale. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio A qualsiasi persona. Cosa impari "Orientalismo" è un prezioso saggio che pone l'attenzione sulla distinzione sia ontologica che epistemologica tra l'Oriente da un lato e L'Occidente dall'altro. L'obiettivo di questo libro è di farti riflettere sulla visione occidentale dell'Oriente, quasi un richiamo all'approfondimento e al pensiero critico. Lo scrittore pone l'attenzione, con tono spiccatamente critico, sul colonialismo e sul dominio dei paesi Europei come Francia ed Inghilterra, in tutto l'Oriente. Un imperialismo che definisce volutamente "eurocentrico". Ma precisamente cosa rappresenta il concetto di Orientalismo e qual è il pensiero dell'autore? Descrizione e frasi salienti "L'orientalismo va pensato anche come una serie di limiti e costrizioni del pensiero, non solo come una dottrina puramente positiva. Alla sua radice vi è l'ineliminabile distinzione tra una superiorità occidentale ed una corrispondente inferiorità orientale". Edward W. Said è nato a Gerusalemme, ed è stato uno scrittore e critico letterario. Questo saggio, che rappresenta la sua opera principale, ha destato non poche critiche per la sue pungenti riflessioni nei confronti dell'occidente. Lo ritengo un libro probabilmente di parte e sicuramente impegnativo, scritto con uno stile prolisso e a tratti ripetitivo, per cui te lo consiglio se sei interessato ad approfondire l'argomento. "Orientalismo" è una sfida dell'autore riferita ad una storica concezione di inferiorità dell'Oriente nei confronti dell'Occidente. Non è certamente una lettura che ambisce ad unire le due visioni, che tutt'ora rimangono diverse, ma aspira ad eliminarne i conflitti e a far ragionare sulle origini di questa palese dicotomia: "noi" e "loro". Alcuni pensieri sull'orientalismo li possiamo trovare anche in noti autori come Eschilo, Victor Hugo, Dante Alighieri e Karl Marx. Quando si è sviluppato il dominio dell'occidente nei confronti dell'oriente? Dagli inizi dell'Ottocento sino alla seconda guerra mondiale, Francia ed Inghilterra predominarono in Oriente. Dalla fine della seconda guerra mondiale, l'egemonia passò agli Stati Uniti, insieme a molte nozioni ed atteggiamenti coltivati in precedenza. In seguito l'Oriente ha iniziato ad avere una propria identità, una tradizione di pensiero, che gli hanno dato realtà e presenza per l'Occidente. In passato, quindi, l’Occidente ha declinato questo senso della diversità, come senso della propria superiorità e ha quindi guardato l’Oriente dall’alto in basso: posizione da cui lo ha inevitabilmente giudicato inferiore, più debole, arretrato e meno sviluppato. Le due entità oggi si contrappongono dal punto di vista culturale, ma si sostengono e si "studiano" a vicenda. L'Europa ha imparato a conoscere l'Oriente in modo più scientifico, mostrando interesse verso tutto ciò che esso poteva offrire. "Orientalismo vale a dire un modi mettersi in relazione con l'Oriente, che non è solo adiacente all'Europa, è anche la sede delle più antiche, ricche ed estere colonie Europee". L'influenza della letteratura, di testi arabi e orientali, ha diffuso nell'occidente un'immagine culturale. Successivamente il mondo degli affari, il petrolio, le filosofie e le tradizione orientali, hanno avvicinato due visioni diametralmente opposte: una concezione statica e conservatrice, quella orientale, e una progressista e moderna che caratterizza i paesi occidentali. Il concetto di orientalismo permane tutt'ora e viene divulgato e rappresentato dai media, che essendo un veicolo fondamentale nella nostra esistenza, spesso amplifica una visione orientalista distorta e poco oggettiva. Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri saggi? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Voi avete bisogno di gente come me. Vi serve la gente come me, così potete puntare il vostro dito del cazzo e dire: "Quello è un uomo cattivo". E dopo come vi sentite, buoni? Voi non siete buoni. Sapete solo nascondervi, solo dire bugie... SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio A qualsiasi persona. Cosa impari Lo zingaro e lo scarafaggio è una storia vera in chiave romanzesca di un'indagine sul calcio scommesse in Italia lunga più di un anno. Scoprirai che dietro a questo bellissimo sport ci sono anche spietate bande criminali, mafie, calciatori corrotti e frustrati per la propria carriera. Chi sono "lo zingaro" e "lo scarafaggio"? Scoprilo leggendo la recensione. Descrizione e frasi salienti «In Italia si può toccare tutto, ma il calcio no». Eppure loro hanno avuto il coraggio di farlo. I giornalisti Giuliano Foschini e Marco Mensurati hanno condotto un'inchiesta per la "Repubblica" e di questa storia tristemente vera ne hanno fatto un libro, un racconto sapientemente trasformato in un romanzo struggente, a tratti inverosimile. I dialoghi, il viaggio e gli incontri sono un prodotto di pura fantasia ma i fatti sono realmente accaduti e i personaggi sono, purtroppo, anch'essi reali. Un libro da leggere tutto d'un fiato, che a chi ama questo sport non può che lasciare un velo di amarezza, ma nello stesso tempo auspico anche di speranza. Il protagonista è lo zingaro: Hri, ovvero Hristyian Ilievski. La pedina chiave del calcioscommesse degli ultimi anni. L'uomo che ha saputo convincere giocatori di serie A, B e Lega Pro, tramite degli intermediari, a vendersi le partite, e indubbiamente anche la dignità e la carriera. E lo scarafaggio? Era il dispregiativo che Hri utilizzava per indicare i calciatori corrotti. Ma, lo scarafaggio per eccellenza è Carlo Gervasoni, calciatore che ha militato in squadre di Lega Pro e B, che prima si è venduto e poi si è pentito. Senza dimenticare Paoloni il "Gattone", Masiello e Zamperini. La storia viene raccontata con gli occhi dell'autista di Ilievski, lo zingaro. L'inchiesta è partita nel 2011 in seguito ad un malore dei giocatori della Cremonese. Fu proprio Paoloni che avvelenò i suoi compagni di squadra e li mandò all'ospedale. Decise di vendere diverse partite e divenne "famoso" nel giro del calcioscommesse. Peccato che face "saltare" anche alcune partite accordate scatenando l'ira degli scommettitori e da uomo pedina divenne un infame da far fuori. Lo salvò l'arresto, altrimenti sarebbe un uomo morto. Il mondo degli scommettitori, però, era ben radicato e sviluppato: c'erano i "bolognesi", tra i quali il noto Beppe Signori, i "pugliesi", i "milanesi" e gli "zingari", di cui questo libro ne fa voce quasi in prima persona. Imprenditori, ristoratori, tabaccai, magazzinieri e calciatori corrotti, tutti uniti dal dio denaro. Mafia e pallone non sono mai stati così vicini. Chi paga? Solo i tifosi, spesso illusi e ingenui, vittime della criminalità, dell'ignoranza e della frustrazione di alcuni calciatori falliti, che rappresentano tutto tranne che degli idoli. Lo ritengo un imperdibile libro di giornalismo d'inchiesta che non puoi non leggere! Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri sullo sport? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Non potendo più competere per acquistare campioni già formati, serve fabbricarli in casa. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Appassionati di calcio, allenatori, responsabili di settori giovanili e osservatori. Cosa impari Settori giovanili d'Europa è un viaggio nei vivai più prestigiosi del mondo in cui sono cresciuti calciatori che hanno fatto la storia del calcio. Potrai conoscere i metodi allenamento, criteri di selezione, filosofie ed organizzazione di settori giovanili di club del calibro di Inter, Real Madrid, Manchester City, Paris Saint Germain, Ajax e la Federazione Tedesca. Come sono organizzati e quali sono i punti di forza di queste realtà? Leggi la recensione. Descrizione e frasi salienti Seppur sia un testo del 2013, ritengo sia piuttosto attuale, per quanto racconta ed espone accuratamente le metodologie ancora effettive di alcune società e ripercorre anche, in maniera sintetica, la storia sportiva del calcio degli ultimi 25 anni: come si è evoluto calcio, dal punto di vista della tattica, del gioco e confronta l'organizzazione calcistica dei principali stati europei, come Italia, Francia, Spagna, Inghilterra, Olanda e Germania. I due scrittori, con l'aiuto dei responsabili dei settori giovanili, illustrano la filosofia e le metodologie dei vivai dei seguenti club: 1) Inter: ha 6 CDF (centri di formazione) in totale e diverse società affiliate (circa 58 nel 2013) che usufruiscono di corsi di aggiornamento, momenti di confronto con i tecnici nerazzurri e segnalano eventuali talenti pronti per il salto nei professionisti. Altri progetti: i Summer Camps (5-12 anni), l'Inter Academy (8-18 anni) e la Scuola Calcio (5-7 anni). Peculiarità: semplicità. 2) Real Madrid: la cantera dei blancos è un punto di forza, il club detiene anche due squadre, oltre alla prima: la Castilla, squadra B e il Real Madrid C, la terza. Inoltre ha una rete di circa 20 osservatori. Periodicamente organizza i trials, giorni di prova in cui vengono selezionati i calciatori. Peculiarità: palleggio e mentalità vincente. 3) Manchester City: L'academy utilizza un programma chiaamato: The Player Development Lifeskils Programme, che contribuisce a migliorare la qualità sia i giocatori che degli allenatori. Si allenano ragazzi dai 6 ai 18 anni provenienti da tutto il mondo, accuratamente selezionati dagli osservatori. Peculiarità: preparare calciatori intelligenti, forti ed emotivamente pronti per la prima squadra. 4) Paris Saint Germain: il centro di formazione del PSG è riconosciuto dalla Federazione Francese di calcio (FFF) come uno dei migliori in Francia. Lo step iniziale è la Pre-Formazione, in cui i ragazzi vengono minuziosamente preparati per passare ai Centri di Formazione. La selezione degli osservatori avviene principalmente a Parigi e dintorni, ad eccezione di segnalazioni di talenti provenienti dall'estero. Peculiarità: programmazione di medio-lungo termine. 5) Ajax: il settore giovanile è il cavallo di battaglia del club. La società di basa sui seguenti principi cardine: filosofia consolidata, metodologia di insegnamento, continuità e pazienza di aspettare i risultati. L'obiettivo del club non è vincere trofei, bensì crescere campioni pronti per la prima squadra. Peculiarità: divertimento, pazienza, possesso palla e attacco. In seguito vengono meticolosamente proposte circa 250 esercitazioni relative a tutte la fasce d'età: 5-8 anni, 9-12 anni, 13 ai 16 anni delle nazioni citate. Vuoi scoprire tutti le metodologie e le soluzioni tattiche delle leghe e dei club più importanti d'Europa? Leggi il libro e non te ne pentirai. Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri sullo sport? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Il Fair Play Finanziario è necessario per la sopravvivenza del nostro giocattolo e Platini il calcio lo ama troppo. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Appassionati di calcio. Cosa impari Vincere con il Fair Play Finanziario è il primo libro che approfondisce il tema relativo all’introduzione della norma Uefa, che oramai, attiva da diversi anni, ha rappresentato una vera rivoluzione nel mondo del calcio. L’autore ha analizzato oltre 300 bilanci di club più importanti d’europa e ne ha fatto un libro. Imparerai come un club può vincere anche con il fair play finanziario. Leggi la recensione. Descrizione e frasi salienti E' un libro del 2011 e come tale va ritenuto. Sono descritti in maniera chiara e analitica, ma comprensibile a chi conoscere il settore, diversi bilanci dei top club con i relativi ricavi e costi. Lo scrittore è un commercialista, appassionato e conoscitore del settore. La norma è stata approvata dalla UEFA nel Settembre 2009, periodo da cui è partito il monitoraggio, mentre le prime multe sono partite dalla stagione 2013/2014. Dal libro emerge che i ricavi negli ultimi anni sono aumentati, ma lo stesso discorso vale anche per i costi. La sola voce del salario grava sul 64% sul fatturato totale. Le società vivono oltre le loro possibilità, andando avanti con molteplici passività. Molti club convivono con debiti oltre i 12 mesi, con l'obiettivo di pagare i calciatori in due, tre anni successivi dall'acquisto. Pur essendo spesso delle SPA, non hanno l'obiettivo di produrre reddito, ma di raggiungere risultati sportivi nel più breve tempo possibile. Ecco, il Fair Play Finanziario nasce quindi, proprio per contrastare tali incongruenze e con un fine ben preciso: i costi non devono superare i ricavi. Manco a dirlo, l'Italia è il paese, tra le Top leghe d'Europa in cui il monte ingaggi dei calciatori grava maggiormente sul fatturato dei club. Si trova però tra le ultime in quanto a ricavi commerciali e ricavi da stadio. Quali sono le previsioni a lungo termine dello scrittore sul futuro del calcio dopo il FPF? - Stadi più moderni - Stipendi più bassi - Investimento nel settore giovanile - Scouting più efficiente - Manager capaci - Mecenati addio - Campionati più equilibrati - Contratti flessibili - Rose meno numerose - Nuove fonti di entrata Qualcosa è cambiato o cambierà un futuro? Non è una sfida né facile né di breve durata. I nostri club, alla luce delle sanzioni e delle possibilità di spese contenute, riusciranno a competere in futuro con i ricavi dei top club europei? La storia, finora ci dice che siamo ancora molto indietro... Leggi il libro e scoprirai quali sono le principali fonti di reddito dei più grandi club al mondo! Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri sullo sport? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Tra la prima e la seconda Guerra Mondiale, in particolare nel periodo fascista, lo sport era un valido strumento per portare a compimento un processo di nazionalizzazione delle masse. SCHEDA DEL LIBRO
Appassionati marketing e di comunicazione sportiva, operatori del settore, organizzatori di eventi. Cosa impari Sport marketing e nuovi media è un manuale di studio del settore sportivo, utile a chi opera in questo campo. E' un approfondimento ricco di concetti tangibili che connette due dimensioni: new media e sport. L'intento è quello di offrirti nozioni e strumenti efficaci legati sia ai prodotti che ai servizi. Come soddisfare la domanda e come dare valore mettendo al centro le persone? Scoprilo leggendo la recensione. Descrizione e frasi salienti Lo ritengo un testo spiccatamente pratico che contribuisce allo sviluppo della cultura sportiva da un punto di vista manageriale, progettuale ed operativo. Utile a società sportive, federazioni, club, operatori di marketing e comunicazione che desiderano analizzare la domanda e l'offerta del settore di riferimento. Non è un testo attuale, in quanto è del 2011, ma lo considero utile anche nei giorni nostri. E' diviso in tre parti, ben approfondite e analiticamente elaborate: 1- La complessità della domanda e dell'offerta sportiva 2- Le gestione delle leve del marketing mix 3- La valenza strategia del marketing sportivo Facciamo una piccola cronistoria: come si è evoluto il concetto di sport dalla secondo Guerra Mondiale a oggi? Tra la prima e la seconda Guerra Mondiale, in particolare nel periodo fascista, lo sport era un valido strumento per portare a compimento un processo di nazionalizzazione delle masse (fede nel progresso, fedeltà alla nazione ecc.), già intrapreso nell'Ottocento. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, lo sport subisce una forte "depoliticizzazione" e viene considerato un simbolo di aggregazione in cui poter impiegare il proprio tempo libro. Lo sport assume un ruolo di massa grazie anche alle Olimpiadi di Roma del 1960 che rappresentano un'epocale svolta nel settore: l'avvento del business sportivo. Qual è la forza di un brand e come può differenziarsi dalla concorrenza? Con l'experential marketing, ovvero un approccio legato all'esperienza del consumatore, vissuta in modo emozionale. Vengono analizzati e forniti tanti esempi di brand come Ducati, Ferrari e Nike, aziende che fanno dell'esperienza e dell'interazione con il consumatore una delle strategie principali. Un concetto che viene comunemente definito anche entertainment, un insieme di prodotti o servizi da cui lo spettatore trae utilità emozionale dallo spettacolo sportivo. Vengono poi analizzati gli strumenti promozione e pubblicità, da quelli tradizionali ai nuovi canali interattivi, come i social media, i blog e il marketing diretto. In che modo due o più aziende possono collaborare insieme per rafforzare i brand e dare maggiore valore al consumatore? Con attività di co-marketing, co-branding, partnership e sponsorizzazioni. Un esempio? due brand leader entrambi "technology-driven": Apple e Nike che collaborano offrendo prodotti in partnership che mirano a rafforzare il valore di entrambi i brand, in cui uno influenza positivamente l'altro. La domanda dei consumatori è in costante evoluzione e cambiamento e le realtà sportive devono adattarsi all'avvento delle nuove tecnologie. Il modo di comunicare, gli strumenti, le attività possono cambiare, ma viene posta al centro sempre la persona. Vuoi approfondire tutti i concetti? Ti consiglio di leggere il libro! Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri sullo sport? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Scoprite quel che il cliente vuole e aiutatelo ad ottenerlo. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Appassionati del settore vendite, imprenditori, manager, venditori, liberi professionisti. Cosa impari "Come si diventa un venditore meraviglioso" è un libro ricco di preziose strategie, nozioni, consigli senza tempo che potranno esserti utili nella tua carriera professionale. Pochi e semplici trucchi raccontati attraverso un racconto autobiografico dell’autore, che da “fallito” diventa un abilissimo uomo di affari, capace di chiudere ogni trattativa. Bettger racconta, attraverso diversi aneddoti della sua carriera, quanto è importante ascoltare le persone, non scoraggiarsi e programmare ogni incontro in maniera scrupolosa. Scoprire cosa vuole il cliente lo si può sapere solo con una tecnica, che seppur possa sembrare banale, pochissimi venditori la attuano. Descrizione e frasi salienti Il titolo lo può far apparire un libro banale e poco efficace. Invece lo ritengo piacevole, fluido, pragmatico e ben articolato, praticamente la reputo un’autobiografia romanzata della sua vita, ricca di trucchi che possono essere realmente attuati nella vita di ognuno di noi. Hai anche tu dei clienti? E’ il libro che fa per te. La storia dell’autore è quella di un uomo che ha imparato dai propri errori come migliorare i suoi affari. Ha studiato e attuato strategie che gli hanno permesso di concludere trattative che un tempo sembravano essere insormontabili. Frank Bettger a 29 anni si reputa un fallito. Decide quindi di seguire un corso del noto Dale Carnegie e da quel momento decide di intraprendere una carriera di assicuratore di polizze per la vita e inizia a capire di avere talento nel vendere. Come ha concluso i suoi primi affari? Con l’entusiasmo! Si rese conto quanto sia fondamentale per fatturare tanti soldi, ma anche per conquistare la simpatia delle persone. "Vendere è il lavoro più facile del mondo se vi impegnate con entusiasmo e diventa il più difficile se ve la prendete con comodo". Penserai, ma il solo entusiasmo, non basta. Giusto! Ma non è finita qui... Pagina dopo pagina l'autore ti darà alcuni consigli su come migliorare le tue abilità di vendita. Inoltre, troverai anche una lista di regole che Bettger continua a leggere prima di ogni trattativa. Ecco alcuni consigli pratici che rappresentano alcuni dei capitoli del libro:
A proposito, cos’è la tecnica dell’interrogatorio? E’ il contrario di ciò che fanno la maggior parte delle persone durante un trattativa. Raccontano il prodotto o servizio per minuti, ore, incuranti dell’opinione dell'interlocutore, dei suoi interessi, delle sue richieste, delle sue debolezze, delle sue passioni. Il metodo dell’interrogatorio è il modo migliore per:
Ti ricorda qualcosa? Il metodo dialettico di Socrate, o meglio chiamato metodo socratico, basato sul dialogo e sull’indagine. Il concetto è il medesimo. Tra i tanti concetti esposti nel libro troverai, indubbiamente, il più importante. Alla base di ogni affare, ma anche di ogni rapporto interpersonale: la fiducia. Come meritarsela? Dimostrando di conoscere perfettamente il proprio mestiere e il mercato di riferimento, lodando i concorrenti, non barando ma offrendo il miglior prodotto/servizio per lui, ma soprattutto… presentando i testimoni! La testimonianza diretta è il metodo più veloce ed efficace per concludere un affare! A proposito, non dimenticare la cosa più importante e che distingue un venditore di successo da tutti gli altri. La chiusura della vendita. Induci il cliente a firmare il contratto, senza alcun timore, e alla fine congratulati sinceramente per l’affare concluso. Adesso, allenati, allenati, allenati. Non prima, ovviamente, di aver letto e riletto questo avvincente libro! Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri sulla vendita? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato, oppure vai nel blog. Da grande farò l’allenatore” Mourinho a quindici anni. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Appassionati di calcio. Cosa impari La storia di Mourinho, detto “Special One” è il racconto di un uomo amato o odiato, senza mezze misure. Un allenatore mediatico, uno psicologo, un tattico, un duro che ha creato il suo perfetto personaggio: arrogante, ironico, tagliente, a tratti simpatico. Per altri rappresenta il genio, gli si riconosce una capacità di gestione e un carisma unico che lo ho portato ad essere uno degli allenatori più vincenti, discussi e criticati della storia del calcio. Cos’ha di speciale Mourinho? Scoprilo leggendo la recensione. Descrizione e frasi salienti L’autobiografia di Mourinho è, purtroppo, incompleta in quanto si limita al suo trascorso in patria fino alla sua esperienza vincente al Porto, in procinto di partire per Londra, destinazione Chelsea. Un racconto degli inizi della carriera, in cui viene descritto il verso essere del tecnico partendo dagli albori. Un allenatore straordinario che probabilmente tatticamente non ha inventato nulla di innovativo, ma che ha sopperito con un’eccellente capacità di motivare e di trasmettere una mentalità vincente in qualsiasi club allenato. “Adesso voglio vincere la Champions League con la mia squadra. Poi andrò in Inghilterra, perché mi affascina l’esperienza da manager alla Ferguson, voglio essere qualcosa di più di un semplice allenatore. Quindi allenerò in Italia. Infine chiuderò la carriera da CT della nazionale portoghese”. Tutto vero, e forse anche meglio di ogni sua profezia. Ma in questa recensione approfondirò solo la prima parte delle sue dichiarazioni, di cui il libro ne fa voce. Un carattere forte, spigoloso, un ego spropositato e un fare incredibilmente comunicativo con la stampa, i giocatori, i dirigenti. Mou ha la capacità di ottenere il massimo da tutti, dai suoi presidenti che assecondano quasi ogni sua richiesta e dai suoi calciatori, molti dei quali attratti dal suo carisma. Inizia da vice allenatore in alcuni club in Portogallo per poi arrivare al Porto. Josè ha imparato da due maestri: Robson e Louis van Gaal. Il ruolo da vice però non può rappresentare per lui un impegno longevo e va ad allenare il Benfica. Poi arriva al Porto con cui vince tutto quello che c’era da vincere:
Il suo credo calcistico è integralista, allenatore che nei suoi anni vincenti in Portogallo utilizza il 4-3-3, il 4-4-2, moduli equilibrati ma votati all’attacco con un indole spiccatamente contropiedista e poco di costruzione. Le sue squadre sono ciniche, abili a scardinare il gioco dell'avversario, per poi attaccare in velocità. “Dobbiamo avere carattere: in guerra vado solo con quelli di cui mi fido”. In 3 anni in patria portoghese, Mourinho riesce ad ottenere più di ogni aspettativa. Diventa un idolo, un allenatore tra i più invidiati al mondo. Non si fanno attendere le lusinghe di altri club che notano in lui doti da allenatore da club di primissimo livello. Ecco che arriva il Chelsea. La voce di un passaggio dello Special One a Londra arriva anche ai tifosi del Porto che iniziano a minacciarlo di morte. Una pioggia di critiche nei suoi confronti, la stampa lo ha distrutto. Passa in poco tempo da eroe a traditore. Lo yacht di Abramovich lo aspetta, firma un contratto di 4 anni. La sua carriera è all’apice del successo. Vola via dal Portogallo, lascia dei trofei, ma va via con tanta amarezza nei confronti di una parte di tifoseria che lo ha odiato, calunniato. In fondo è un allenatore ambizioso, in continua ricerca di nuove sfide, nuovi stimoli e nuovi trofei da aggiungere alle bacheche dei suoi club, e quindi della sua. Il calcio per lui è una battaglia, da vivere con i suoi soldati contro dei nemici. Storicamente trova sempre negli avversari la motivazione, e la rabbia, da poter trasmettere ai suoi giocatori. Questo è solo l’inizio della sua lunga storia calcistica, in parte già scritta, in parte ancora da scoprire. Vuoi leggere l’intero racconto delle prime esperienze dello Special One? Leggi il libro! Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri sullo sport? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Se tutti fossero come lui, il mondo sarebbe un casino. Più rumoroso, confuso e anarchico. Certamente divertente. Comunque, un casino. Pierluigi Pardo SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Appassionati di calcio. Cosa impari Il libro di Cassano narra esattamente la sua vita, la sua carriera, le sue folli gesta, di un ragazzo nato nella strada, che ha avuto un grande dono: il talento nei suoi piedi. Conoscerai i retroscena di alcune storie di calcio, le sue cassanate, i suoi comportamenti perfettamente fuori dagli schemi. Non ci si può aspettare di imparare qualcosa di sostanziale da questa autobiografia, ma emerge un semplice messaggio: non buttare il tuo talento come ha fatto Cassano. Vuoi scoprire cos'ha fatto? Scoprilo nelle prossime righe. Descrizione e frasi salienti E’ un libro molto leggero e tratti banale, scritto in maniera scorrevole e piuttosto discorsiva. Non lo ritengo un libro imperdibile e neanche da consigliare, ma a mio parere anche la peggior lettura può dare degli spunti di riflessione. Capirai quali. Quella di Cassano è una storia inverosimile, di un ragazzo nato a Bari vecchia, che nonostante abbia militato nei più grandi club del mondo, è rimasto sempre un ragazzo di strada, semplice, diretto, attaccabrighe e impulsivo come pochi. La classe in lui non la si può trovare se non in campo. Da piccolo a Bari tutti avrebbero scommesso su di lui. Dalla Pro Inter al Bari, Antonio ha bruciato ogni tappa, giocava con i più grandi e nelle giovanili ha realizzato centinaia di goal. Una partita cambia la sua vita: Bari-Inter. Antonio, un ragazzo sconosciuto, sigla un goal bellissimo che lo incorona come il talento del futuro. Le promesse ci sono tutte, gesta da fuoriclasse, carattere da vendere, ma che diventerà il suo limite più grande. “Se quel Bari-Inter non ci fosse stato sarei diventato un rapinatore, o uno scippatore, comunque un delinquente. Molte persone che conosco si sono arruolate nei clan. Quella partita e il mio talento mi hanno portato via dalla prospettiva di una vita di m…”. Quel gol ha rappresenta per lui un cambio drastico della sua vita, il presidente del Bari Matarrese gli regala una macchina, una Golf nera metallizzata che ancora tiene custodita in giardino. A Bari diventa un idolo, a tal punto che lo nota la Roma e lo acquista, assicurandosi un giocatore dal sicuro avvenire. Firma un contratto da capogiro e inizia la sua collezione di auto di lusso: Ferrari, Mercedes e via dicendo. A Roma incontra il suo idolo: Francesco Totti. I due diventano inseparabili, coppia indissolubile in campo e fuori. Serate in discoteca, ragazze, una vita notturna ben nota anche al club e ai tifosi. Tutt’un tratto, come afferma lui: diventa bello, ricco e famoso. Una donna dietro l’altra, dettagliatamente e tristemente descritte nel libro come trofei, quasi un vanto personale di una vita che ammette di poter fare per merito della sua notorietà. Poi incontra la sua attuale moglie, Carolina. Cambia la sua vita sentimentale, ma non lui. Passa al Real Madrid, il club più glorioso al mondo, e spreca il treno più importante della sua vita, facendo parlare i media solo per i suoi comportamenti extracalcistici: sesso, cassanate, soldi sperperati, macchine. Fallisce come uomo e come professionista. Torna in Italia, passando per Sampdoria, Milan, Inter, Parma, poi di nuovo Sampdoria e ultimamente al Verona, un’esperienza durata poche settimane. Nella sua carriera ha vestito la maglia della nazionale ai mondiali e agli europei. Ha divertito ed esaltato tutti con le sue giocate, ha fatto infuriare arbitri, avversari, allenatori e dirigenti, che lo hanno coccolato come un figlio. Sì, perché da Cassano ti aspetti sempre "l’autogoal" e chi lo ha avuto ha sempre cercato di proteggerlo. Ha sprecato tantissime occasioni, una dopo l’altra, non ha mantenuto le promesse a se stesso e agli altri, ai tifosi, al calcio. Ha deluso tutti, sbagliando tanti goal decisivi ma non nel prato verde, lì era letale. La storia di Cassano è quella di fenomeno incredibilmente folle, un patrimonio italiano del calcio sprecato per colpa del suo essere. La storia non si può cambiare e pensandoci bene, forse, se quel goal non fosse entrato in porta, la sua vita sarebbe potuta essere decisamente peggiore… Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri sullo sport? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Rispetto per tutti, paura di nessuno. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Appassionati di calcio. Cosa impari L’autobiografia di Stankovic è l’emblema della grinta, del talento e della perseveranza. Un libro pieno di sfumature e di significati, di retroscena che descrivono perfettamente quanto sia difficile fare carriera nel calcio. Scoprirai come dietro a questo mondo apparentemente fatato ci sono sacrifici, fallimenti, dolori, ma anche tanta voglia di arrivare, quella che il piccolo Deki lo ha sempre contraddistinto. Come è diventato un calciatori altissimi livelli? Leggi la recensione. Descrizione e frasi salienti Un libro che racconta una storia interessante, quella di un ragazzino dalle grandi ambizioni, conscio dei propri mezzi, con la testa sulle spalle. Un lavoratore nato, un professionista vero. A dispetto di molti calciatori, famosi più per le gesta fuori dal campo, Deki ha sempre rappresentato la classe lavoratrice (come la definisce lui), prima il sacrificio, il lavoro, poi i risultati. Una storia che vale la pena leggere per capire i valori e l’impegno di un ragazzino che ha scritto diverse gloriose pagine del calcio italiano. Il papà, ex calciatore, gli chiedeva spesso di tirare il pallone al muro per ore per colpire un punto preciso. Dejan si annoiava. Il padre ribatteva: “Continua pure a tirare bene, un giorno capirai”. Stankovic è nato alla Stella Rossa, storico club serbo, in cui ha fatto tutta la trafila dalle giovanili fino alla prima squadra, dove ne diventa un idolo. Deki, così chiamato dai compagni di squadra ci mette poco a diventare il fulcro della squadra. Un carattere da vendere, talento, potenza, grinta e mezzi tecnici superiori alla media. Così nel ’98 lo nota la Lazio, ma su di lui ci sono Roma, Glasgow Rangers, Juventus, Paris Saint-Germain. Il suo manager gli propone l’allettante offerta dei biancocelesti e l’affare è fatto. Alla Stella Rossa vanno 24 miliardi delle vecchie lire. Eriksson, il suo prossimo allenatore, stravede per lui e lo accoglie a braccia aperte: “E’ fantastico. Può giocare in tutte le squadre del mondo. Lo aspetto nella Lazio”. Ma arriva soprattutto per merito di un suo connazionale, noto agli appassionati di calcio, Vladmir Jugovic, che avrebbe scommesso su di lui. Aveva ragione. Inizia il crollo emotivo: lascia la famiglia, gli amici, la sua terra e il suo club. Lascia un popolo in una situazione politica molto complessa e si porta dietro pensieri, incertezze, ma tanta rabbia e spirito combattivo. Arriva a Roma di pessimo umore ma trova un mister che lo reputa il calciatore più forte e completo, in prospettiva, della rosa. Ma soprattutto trova un fratello: Sinisa Mihajlovic, il leader della Lazio che inizia a prendersi cura di lui. A poco a poco diventa anche una bandiera della Lazio e in sei stagioni vince una Coppa Uefa, uno scudetto e altri trofei. Ma Deki inizia ad attirare l’attenzione anche dei grandi club: Juve e Inter sono su di lui. Diventa neroazzurro e questa maglia si tramuta nella sua seconda pelle. Pur di andare a Milano perde cinque mesi di contratto con la Lazio. All’Inter prende subito la guida del centrocampo e conquista immediatamente i tifosi della beneamata. Ha cuore, grinta e una voglia di giocare come pochi. Il San Siro storicamente apprezza giocatori di questo calibro. Manca solo un obiettivo nella sua carriera, oltre a vari scudetti e coppe vinti, la Champions League non fa parte della sua bacheca personale. Ma arriva Mourinho, che punta su di lui e promette a tutta la squadra di portare a Milano una coppa che manca da oramai 45 anni. Deki incorona un sogno: il triplete (Champions League, Scudetto e Coppa Italia) e chiude la sua splendida carriera proprio in nerazzurro nel 2013. In qualsiasi squadra in cui ha militato è sempre stato un leader, sempre rispettato, mai una lite, ma un grande lavoratore e trascinatore. “La classe lavoratrice la chiamo io. Sono tutti dalla mia parte, io li porto con me, sul palmo della mano. Un rispetto di cuore e reciproco”. Deki è stato un calciatore unico per il nostro campionato e lo ricorderemo soprattutto per sua umanità, il suo carattere, la sua voglia di lottare in risposta ad una terra natia che lo ha temprato, ferito, ma mai sconfitto. Stankovic ha vinto tutto ciò che c’era da vincere, ha vinto nella vita e nel calcio. Consiglio di leggere tutto il libro per scoprire gli aneddoti della sua carriera! Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri sullo sport? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Ragazzi, troppo stress. Tre anni e smetto. Quattro, dai: arriviamo a 2000 cifra tonda. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Appassionati di calcio, allenatori. Cosa impari Ancelotti rappresenta nel panorama mondiale uno dei più grandi allenatori in assoluto. Attraverso questo libro potrai ripercorrere tutta la sua carriera, il suo credo, la sua competenza, conoscere gli sviluppi tattici dal suo storico 4-4-2 partito dalla Reggiana fino al suo ancor più celebre Albero di Natale: 4-3-2-1 che lo ha reso unico. Com’è nato il modulo e come si è sviluppato? Leggi la recensione. Descrizione e frasi salienti Il libro è ben scritto e articolato, a tratti molto tecnico e comprensibile principalmente a chi mastica un minimo di calcio e di tattica, in quanto va nello specifico dei moduli, di movimenti, analizza dettagliatamente alcune partite storiche e propone anche alcune soluzioni tattiche preparate in allenamento nei club in cui ha allenato. Lo ritengo un ottimo testo anche per comprendere diversi concetti calcistici, che provenienti dal suo credo, ne avvalorano sicuramente l’efficacia. Carletto nasce a Reggiolo, da giocatore ha vestito le maglie di Parma, Roma e Milan. Da allenatore ha iniziato proprio con la Reggiana, poi il Parma, la Juventus, il Milan, il Chelsea, il Paris Saint Germain, il Real Madrid e poi il Bayern Monaco. Una carriera calcistica di alto livello con una bacheca ricca di trofei, 3 Champions League tra Milan e Real Madrid e tanti nazionali. Per Ancelotti il sistema di gioco è importante, ma non è il fine, la filosofia, i principi di gioco e i compiti che ogni giocatore deve compiere durante la gara sono alla base di ogni modulo tattico. Com’è nato l’Alberto di Natale? Nel campionato 2002-2003, al Milan, decide di evolvere il suo affezionato 4-4-2 in un sistema innovativo potesse soddisfare le seguenti prerogative:
Così, sviluppa un modulo a 4 per la difesa, un centrocampo a 3 con Pirlo vertice basso, due mezzali e una punta centrale. Ecco l’Albero di Natale, un modulo che permette di aver quattro linee gioco (difensori, centrocampisti, trequartisti e attaccante) e di incidere offensivamente anche attraverso le catene di gioco (sviluppo tattico dell'azione su un lato specifico tra i vicini di reparto), facilitate da questo sistema. Al termine della stagione 1995/1996, dopo aver riportato la Reggiana in serie A, aveva deciso di lasciare il calcio: “Ragazzi, troppo stress. Tre anni e smetto. Quattro, dai: arriviamo a 2000 cifra tonda”. Per fortuna questa sua frase è rimasta fine a se stessa. Ancelotti ci ha regalato emozioni, è uno dei pochi allenatori, oserei dire l’unico, che riesce ad unire tutti i colori. Non puoi odiarlo neanche se tifi per la squadra rivale, mai sopra le righe, un signore d’altri tempi, sempre corretto. Un’amante del calcio vero. Un leader silenzioso, un allenatore rispettato dai giocatori e dagli avversari. Una persona di elevata caratura morale, oltre che un mister di altissimo livello. Per lui il calcio è divertimento, e diverte anche tutti noi. Ti consiglio vivamente di leggere l’intero libro per scoprire tutti i suoi segreti tattici! Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri sullo sport? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Io non sapevo che i piemontesi fecero al Sud quello che i nazisti fecero a Marzabotto. Ma tante volte, per anni. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio A qualsiasi persona. Cosa impari Terroni è un best seller di Pino Aprile, attraverso il quale descrive dettagliatamente motivi, cause e conseguenze di quella che viene considerata dall'autore una fantomatica Unità d'Italia. La tesi che sposa segue questa linea di pensiero e ne analizza i fatti storici che ci hanno portato a questa palese differenza territoriale causata a diverse strategie e politiche opprimenti del Nord contro il Sud. Vuoi scoprire il pensiero di Pino Aprile e capire cos'è la questione meridionale? Leggi la recensione. Descrizione e frasi salienti “Io non sapevo che i piemontesi fecero al Sud quello che i nazisti fecero a Marzabotto. Ma tante volte, per anni” Sono le parole di Pino Aprile, che sintetizzano in maniera chiara e diretta di cosa si parla. E' libro con uno stile ironico, tagliente, provocatorio e fortemente critico che nasce con l'obiettivo di separare, più che mettere d'accordo. Molte sono le critiche rivolte all'autore, che viene descritto come "meridionalista" fazioso privo di riscontri scientifici e storici che ne possano attestare la veridicità delle sue affermazioni. L'altra faccia della medaglia è chi sposa perfettamente il taglio del libro e lo idolatra. Pino Aprile è un giornalista pugliese, noto a molti proprio in seguito a questo libro che ha destato non poche critiche e altrettante acclamazioni. Il tema centrale è lo sterminio di massa che è stato compiuto dai piemontesi nei confronti dei alcune regioni del Sud. Quindi, anche la conseguente questione meridionale, su come è stata affrontata e come essa ha influito fino ai giorni nostri. Del resto, conoscere la storia significa interpretare tante concause attuali, a cui spesso non sappiamo dare delle risposte. Cos'è la questione meridionale e come è nata? E' in sostanza il breve riassunto in due parole di una storia che dura dal 1861, che riguarda il persistente divario tra il Mezzogiorno e il Nord, da un punto di vista economico, industriale, sociale, lavorativo e strutturale. Il motivo scatenante di questo gap, secondo Aprile, è stata proprio l'unità d'Italia stessa. Tra il 1861 e il 1871 ci furono circa un milione di morti, ovvero dei saccheggi da parte dei piemontesi e dei Garibaldini nei confronti di alcune regioni del Sud, il cui l'obiettivo era quello di depauperare le realtà industriali e agricole dell'epoca. La conseguente resistenza degli abitanti del sud Italia viene dal quel giorno chiamato “brigantaggio”. Fu così che nacque la questione meridionale e il problema annesso del sud. Da quel momento in poi iniziarono anche i primi flussi migratori verso il Nord, in cerca di un'occupazione. Un racconto che ripercorre il decrescente sviluppo del Sud, in cui a detta dell'autore fino al periodo preunitario non vi era una differenza eclatante dal punto di vista del reddito pro capite con il Nord. Il Mezzogiorno grazie Regno delle Due Sicilie rappresentava una florida economica industriale. In sintesi l'autore ne riporta alcune delle più importanti innovazioni:
L'accusa dell'autore è che proprio per colpa dello stato e del Nord, il Sud rappresenta ciò che è adesso. Un'insieme di politiche, leggi inique, stragi, azioni di superiorità avrebbero decretato il tracollo del meridione. Ammetto che da persona nata al Sud, difficilmente sarei imparziale, ma cerco di dare il mio parere neutrale, ma opinabile, su questo libro e sul tema. Non ho la presunzione né di avere la verità in mano, né di poter dare un giudizio completamente oggettivo. Sono dell'avviso che in questo libro ci siano delle verità inconfutabili, riferite sicuramente a ciò che rappresentava il Regno delle Due Sicilie all'epoca e ritengo che indubbiamente i fatti storici, alcuni dei quali ancora attuali, abbiano decretato un'abissale differenza tra Nord e Sud. Dovuta a varie vicissitudini che dipendono principalmente da reali azioni legate all'oppressione e alla disparità, ma d'altra parte sono del parere che sia stato sempre radicato nel Sud un principio di mentalità avversa nei confronti dello sviluppo del bene comune, del territorio circostante, e quindi, di intere regioni: Calabria, Sicilia, Campania, Puglia e via dicendo. L'individualismo esasperato, legato poi ad una criminalità organizzata, ha sancito molti dei problemi di oggi, ma che lo stato non ha mai affrontato e che non ha mai avuto come obiettivo primario quello di bilanciare queste storiche e lampanti differenze. Un tema storicamente dibattuto in cui sbagliamo tutti, si rimpallano le responsabilità, ma senza trovare soluzioni reali per risanare il problema. Vuoi farti un'idea personale sull'argomento e sul libro? Ti consiglio di leggerlo assolutamente! Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri d'inchiesta? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Il guerriero della luce è colui che è capace di comprendere il miracolo della vita, di lottare fino alla fine per qualcosa in cui crede, e di sentire allora le campane che il mare fa rintoccare nel suo letto. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio A qualsiasi persona. Cosa impari Più che un libro è un vero e proprio manuale di vita, ricco di frasi, aforismi, citazioni che ti inviteranno a riflettere. I temi trattati sono le problematiche basilari della nostra esistenza, narrate attraverso delle perle di saggezza che potrai cogliere anche dopo averlo letto per la prima volta. Vuoi sapere di più? Leggi la recensione. Descrizione e frasi salienti "Il guerriero della luce crede. Poiché crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere". Coelho scrive questo libro nel 1997, quasi dieci anni dopo del più celebre L'alchimista, che ritengo sia uno dei più belli della sua collezione, e probabilmente anche della mia libreria. Il manuale del guerriero della luce è un viaggio nell'interiore che potrai leggere tutto d'un fiato. Non è da ritenersi un romanzo straordinario in quanto c'è poca narrazione, ma che vale la pena sfogliare. La storia, nella prima parte del romanzo, narra un incontro tra un bambino e una donna molto bella, che attira la sua attenzione con una leggenda secondo la quale da un tempio si senta il suono delle campane. "Eppure, anche se non possiamo più vedere l'isola, riusciamo ancora a sentire le campane del suo tempio, quando il mare le fa ondeggiare, laggiù sul fondo." Il bambino incuriosito da questa storia, dal quel momento non ha fatto altro che attendere il suono, da solo in viva al mare. “Un guerriero non cerca di essere coerente: apprende, piuttosto, a vivere con le sue contraddizioni.” Il proseguo del libro è un susseguirsi di frasi, citazioni e pensieri che possono essere letti da qualsiasi parte del libro, in quanto non hanno un filo conduttore comune. “Un guerriero della luce non ha mai fretta. Il tempo lavora a suo favore: egli impara a dominare l’impazienza, ed evita gesti avventati.” Ma chi è il guerriero della luce? Il guerriero è insito in ognuno di noi e dovremmo farlo emergere al momento giusto. E' colui che lotta per i proprio obiettivi, colui che non sembra, ma è. Il guerriero è tale quando prima di raggiungere alla meta ha trascorso tutte le vicissitudini della vita, affrontato il bene e il male. Può sbagliare, tradire, ma deve mostrare coraggio in ogni situazione. Il guerriero sceglie con chi combattere durante il cammino, chi amare, perdonare e ferire. Un guerriero della luce non ha “certezze”, ma un cammino da seguire, al quale cerca di adattarsi in base al tempo. Risveglia il guerriero che vive in te e conduci la tua vita coraggio e un pizzico di follia! Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri sulla crescita personale? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Viviamo in un'epoca dove le cose superflue sono le nostre uniche necessità. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio A qualsiasi persona. Cosa impari Questo straordinario romanzo di Oscar Wilde del lontano 1890 pone l'attenzione sul puro concetto di narcisismo volutamente esasperato, descritto attraverso una storia affascinante quanto tragica. Una panoramica di una realtà che descrive la mediocrità di un mondo fittizio, pieno di maschere e di vite falsamente perfette. Il ritratto di Dorian Gray è un capolavoro che ci regala una visione dell'epoca vittoriana, ma che indubbiamente trova una collocazione anche nei giorni nostri. Vuoi sapere perchè? Leggi la recensione. Descrizione e frasi salienti Il ritratto di Dorian Gray è un romanzo che ho letto per la prima volta alle scuole medie e che ho voluto rileggere qualche mese fa. Un libro affascinante e che nonostante sia stato scritto in un'altra epoca, incarna perfettamente la concezione di una bellezza ossessiva e di una vita superficiale, basata su una mera manifestazione dell'esteriorità e della trasgressione. E' un libro che qualora non l'avessi letto, devi immediatamente rimediare. Ritengo che dallo stile di scrittura e dal fascino che ne deriva, sia uno dei romanzi più belli in assoluto. Siamo nel XIX secolo e ci troviamo a Londra. Dorian Gray è un giovane molto affascinante e particolarmente facoltoso. La storia ha inizio quando l'amico pittore, Basil Hallward, incredibilmente affascinato da tanta bellezza, decide di crearne un ritratto. Il personaggio che entra nel vivo, e che stravolgerà le sorti di Dorian, è Lord Henry Wotton, un dandy amorale che diventerà mentore e consigliere proprio del giovane Dorian. L'incontro tra i due influenzerà drasticamente il carattere e la vita del ragazzo. Durante una lunga chiacchierata, quest'ultimo si rende conto, perfettamente manipolato e rapito da Lord Henry, che il suo fascino è transitorio e che deve godersi appieno la giovinezza. Da quel momento in poi Dorian ne incarna i perfetti ideali e comportamenti di un ragazzo avido, anaffettivo, schiavo dei vizi e vittima della propria bellezza. Si convince che sarà il suo ritratto ad invecchiare per lui, mentre la sua figura rimarrà indenne. "La giovinezza è l'unica cosa che valga la pena possedere". Dorian Gray Una donna si innamora di lui, Sybil, e inizialmente anche Dorian mostra un timido interesse. Ma dopo aver compreso che l'amava solo per le sue doti recitative, decide di non considerarla e di abbandonarla improvvisamente. Motivo per cui Sybil si è tolta vita. Il giovane conscio di esserne la causa, ma senza alcun rimorso, da quel momento in poi diventa schiavo del lusso, della trasgressione e del piacere assoluto, incurante di una vita reale e dei sentimenti delle persone. Quasi una vita in terza persona. La storia da qui in poi diventa sempre più avvincente e il finale puoi gustartelo leggendo il libro, assaporandone ogni sfumatura. Dal racconto emerge che: - La giovinezza longeva è un miraggio, lo scorrere del tempo fa parte di tutti e noi e non possiamo che prenderne atto, accettando ogni fase della nostra vita, senza illuderci che il tempo non lascerà il segno. - La bellezza non è tutto, il romanzo c'insegna che l'effimera convinzione che essa ci dia la felicità per tutta la vita, è il più grande errore. La bellezza è un dono e in quanto tale va custodito, ma non reso l'elemento basilare della nostra esistenza. Dorian Gray è l'emblema dell'estremo narcisismo, alla ricerca esasperata del superfluo. - L'immoralità genera solo il male, Dorian ci insegna che i vizi, l'anaffettività, i comportamenti contrapposti ai valori sani, inducono a vivere in una sorta di alter ego, attraverso il quale viene mostrata una parte apparentemente positiva dell'immagine di sé, mascherandone quella malvagia. Ma indubbiamente quest'ultima prenderà il sopravvento. Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri romanzi? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Oggi si fa la serie A o si muore. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio A qualsiasi persona. Cosa impari Viene messa in luce la parte nera del mondo del calcio attraverso un romanzo che descrive la storia di un calciatore che decide di vendersi la partita. Un argomento attuale che descrive, anche se superficialmente e a tratti grottescamente, una realtà che è ancora presente. Una storia che mette in risalto un rapporto conflittuale tra padre e figlio. Un padre smarrito e assetato di successo, un figlio anti-eroe che ha commesso i suoi stessi errori. Cosa imparerai? Scoprirai una storia di insuccesso. Leggi la recensione. Descrizione e frasi salienti Non lo reputo certamente un capolavoro rispetto ai romanzi più noti di Giorgio Faletti, ma la ritengo una lettura veloce e piacevole. A tratti la storia è un po’ banale e poco realistica, ma è scritto molto bene. Seppur Faletti abbia ammesso la sua poca conoscenza del mondo del calcio, decide di scrivere questo libro affrontando il tema con gli occhi di un magazziniere, Silvano Masoero. Chi era Silvano? Silvano, detto “Silver” era un ex pugile, cresciuto in quartiere periferico di Asti in cui ha sempre condotto una vita fuori da ogni regola. Ha pagato la sua carriera per un errore di gioventù che lo ha portato ad andare in carcere. Dopo la reclusione è diventato il magazziniere di una squadra di serie B, che aspira alla promozione in serie A. Roberto, “Il Grinta” è suo figlio e gioca nella squadra del paese proprio dove lui lavora. Lui è il simbolo della città e idolo dei tifosi. Una partita tra i due che dura una vita, un rapporto conflittuale, di un padre che sogna disperatamente un sogno che lui ha gettato via: fare successo nel mondo dello sport e diventare un eroe della città. Si rivelò l’esatto contrario. Roberto segue le orme del padre: sbaglia la sua partita più importante, il gol decisivo. Andando contro chi lo acclama e contro una città intera. Ha commesso un autogoal: vendersi la partita. Tre atti e due tempi è la cronaca di una vita senza scrupoli, fatta di sogni impossibili, di speranze illusorie. Un figlio che avrebbe dovuto salvare le sorti della famiglia, provando a fare carriera, ma non ha fatto altro che emulare le gesta del padre. Una descrizione, seppur poco approfondita, della nostra società moderna. Di uomini deboli, vittime di se stessi e del proprio fallimento. Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri romanzi? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. |
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