La maggior parte delle nostre decisioni di acquisto non sono nemmeno vagamente coscienti. Il nostro cervello prende la decisione e in quasi tutti i casi non ce ne rendiamo nemmeno conto". SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Imprenditori, marketer, startupper, proprietari di attività commerciali, liberi professionisti o qualsiasi persona interessata ad approfondire l'argomento. Cosa impari Neuromarketing è il risultato di un esperimento su un totale di 2000 consumatori, durato tre anni e costato sette milioni di euro. Decine e decine di test su brand, prodotti, spot, fanno emergere quanto il lato emotivo sia impattante nel processo decisionale di acquisto. Scoprirai perchè la maggior parte delle nostre scelte non è razionale e Lindstrom ti fornirà diversi risultati, basati su tecniche di neuroimaging, che dimostrano che le neuroscienze e il marketing sono legati tra loro in modo indissolubile. Hai mai pensato cosa ti fa propendere per un brand piuttosto che per un altro? Perchè alcune aziende riescono ad entrare nella testa, e nel cuore, dei consumatori e altre no? Cosa differenzia un brand forte da uno debole? Descrizione e frasi salienti Martin Lindstrom è uno dei consulenti di branding più apprezzati al mondo, lo si può definire un guru del neuromarketing. E' CEO della Linstrom Company. È anche presidente dell’agenzia Brand sense e di Buyology. Linstrom è consulente di marketing di molto aziende internazionali, tra le quali: Mc Donald’s Company, Nestlé, Ikea, PepsiCo, Nokia, American Express e Unilever. Ho acquistato Neuromarketing in occasione di un evento (Wobi del 13 giugno) in cui l'autore era presente come speaker e con cui ho avuto il piacere di scambiare due battute. Una persona veramente energica e molto affabile. La sua brillante presentazione mi ha convinto ad acquistare tre dei suoi libri e posso affermare di essere già ampiamente soddisfatto del primo. Il suo linguaggio, sia scritto che parlato, è semplice, diretto, ma efficace e basato sempre su esperienze dirette e casi di successo di brand mondiali, Ikea tra tutti. Questo libro, è appunto, un mix tra neuroscienze e marketing, frutto di test su migliaia di consumatori, sottoposti a macchinari per la risonanza magnetica funzionale (fMRI, functional Magnetic Resonance Imaging) capaci di misurare le reazioni agli stimoli in tempo reale. Uno studio approfondito di come i brand hanno il potere di influire sulle nostre scelte intaccando le nostre funzioni cerebrali: emozioni, ricordi, sensazioni, esperienze di vita. Un testo eccellente e ricco di informazioni inedite. L'unica pecca è una traduzione non proprio impeccabile, con diversi refusi. I neuroni a specchio nel marketing Il concetto dei neuroni a specchio è ben noto in psicologia e viene contestualizzato dall'autore proprio nel marketing. Questi neuroni vengono attivati nel nostro cervello sia quando si compie un'azione sia quando si vede compiere un'azione. Il nostro istinto tende ad agire di conseguenza agli stimoli che si presentano. Pensiamo al sorriso di una persona che ci accoglie e che può certamente influenzare le nostre scelte di acquisto. Le emozioni incidono in maniera preponderante sui nostri comportamenti di acquisto. Ma soprattutto tendiamo ad imitare e a confermare quello che piace agli altri e che può generare in noi una ricompensa sociale. Acquistiamo ciò che viene acquistato dalle altre persone. Il marketing come religione Come c'entra la religione, i riti e le superstizioni con il marketing? Attraverso dei test, Lindstrom ha potuto riscontrare che l'attività cerebrale innescata durante la visione di brand molto noti è risultata molto simile a quella emersa dalla visualizzazione di immagini religiose. Alcuni brand sono così forti che rappresentano quasi delle religioni. "Noi contro Loro" è un modo per schierarsi per esprimere un senso di appartenenza e spesso lo facciamo attraverso i brand. Marchi forti come Apple, Guinness, Ferrari scaturiscono emozioni simili ad immagini di Madre Teresa, la Vergine Maria e la Bibbia. La forza del Sensory Branding I brand innescano tantissimi stimoli e possiamo recepirli attraverso l'udito, l'olfatto, il gusto, il tatto, che assieme la vista offrono un'esperienza sensoriale completa. Secondo l'autore, i brand che sfruttano i sensi, in particolare udito, olfatto e vista, hanno maggiori possibilità di generare reazioni emotive nei consumatori. Senza dimenticare il potere che hanno i messaggi subliminali nelle pubblicità, che mirano a trasmettere messaggi nascosti e a scaturire emozioni inconsce che si tramutano in future decisioni di acquisto quando ci troviamo in un supermercato, in un negozio e dobbiamo fare una scelta che crediamo sia razionale. Un altro tipo di pubblicità con un forte impatto, se eseguita correttamente, è quella che spesso vediamo nelle trasmissioni televisive, il cui obiettivo è fare Product Placement. Un brand perfettamente integrato nel programma, ne abbiamo diversi esempi in Italia. Non ti svelo altro. Questi sono solo alcuni concetti chiave di questo bellissimo testo, ricco di esempi molto calzanti che ne agevolano la comprensione. Se vuoi scoprire perchè noi consumatori siamo attratti da alcune marche e ci leghiamo a tal punto da non considerare le altre, ti consiglio di acquistare il libro e approfondire tutti i segreti riportati da Lindstrom. Adesso vuoi leggere altri libri di marketing o di business? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Se vuoi avere successo, negli affare come nella vita, non devi pensare a te stesso. Devi pensare a loro". Jay Abraham SCHEDA DEL LIBRO A chi lo consiglio Imprenditori, marketer, startupper, amministratori delegati, liberi professionisti. Cosa impari "La bibbia del marketing strategico" è un libro così introvabile che solo a nominarlo desta la curiosità di tante persone interessate ad approfondire l’argomento. Molto probabilmente lo starai ancora cercando online e intanto provo a darti i motivi per cui devi leggerlo. Che tu sia un imprenditore, uno startupper o un esperto di marketing, questo testo non può mancare nella tua libreria personale e nel tuo bagaglio culturale. Jay Abraham ti fornirà decine di consigli, casi studio, trucchi, pillole e strategie, frutto dell'esperienza della sua carriera di successo come consulente. Non ti aspettare nozioni o frasi d’effetto, si tratta di un libro di marketing operativo e strategico, utile per chi vuole lanciare o potenziare un business. Descrizione e frasi salienti Jay Abraham è uno dei massimi al mondo di marketing strategico, nonchè Ceo di Abraham Group Inc., realtà che aiuta la aziende e risolvere i problemi e a massimizzarne le performance. Ha lavorato per oltre 10.000 clienti in circa 1.000 settori in tutto il mondo. La sua enorme esperienza e le sue competenze lo rendono uno dei consulenti di marketing più pagati al mondo. "La bibbia del marketing strategico", oltre ovviamente a sviluppare diversi concetti legati al marketing, è un libro di approfondimento di strategia aziendale a 360°: a partire dal lancio di un'azienda o di una startup, alla ricerca dei finanziatori, all'importanza di tessere rapporti e partnership strategiche orientate al potenziamento del business, all'attuazione di azioni di marketing a risposta diretta, fino ad arrivare alla massimizzazione dell'area vendite. Non lo ritengo un manuale accademico in quanto è scritto con uno stile diretto e scorrevole. L'unico appunto che posso fare è che a tratti risulta un po' prolisso. Ad ogni modo te lo consiglio vivamente perché potrai trovare storie, aneddoti e reali casi studio a cui poterti ispirare. I tre modi per far crescere qualsiasi azienda Secondo Abraham, esistono 3 semplici modi per far crescere un'azienda: 1. Aumentare il numero di clienti; 2. Aumentare l'ordine medio di ciascun cliente; 3. Aumentare il numero di acquisti che un cliente effettua nel tempo. Potenziare questi tre punti può moltiplicare le entrate di qualsiasi realtà aziendale. In questo concetto rientrano i concetti di up-selling e di cross-selling, quindi in quest'ultimo caso di prodotti o servizi complementari che possano mantenere i clienti attivi nel lungo periodo. La Lifetime Value è un indicatore che permette di valutare, appunto, il processo dall'acquisizione fino all'effettivo status di cliente attivo. La strategia della Preminenza Un altro concetto ben approfondito all'interno del libro, di particolare rilevanza per l’autore, è quello della strategia della Preminenza, un orientamento aziendale cliente-centrico. Un approccio realmente dedicato al consumatore, più che al prodotto o al servizio. Molti imprenditori s'innamorano delle proprie idee, senza dare importanza a ciò che pensano gli acquirenti o i potenziali clienti. La strategia della Preminenza è, quindi, un mindset aziendale che implica il passaggio dall' "io" al "tu" e che prevede una modalità di comunicazione al consumatore autentica e sincera. Lo scopo del tuo prodotto o servizio deve essere solo uno: migliorare la vita delle persone. Il Marketing secondo Jay Abraham Il marketing, ovviamente, secondo l'imprenditore è il primo moltiplicatore (assieme all’innovazione) per qualsiasi azienda, ma le strategie davvero utili da tenere a mente, per non commettere errori, sono le seguenti: - Pubblicità, marketing a risposta diretta e copywriting - Vendita transazionale e vendita consulenziale - Lead generation, individuazione del target e qualificazione - Up-selling e cross-selling - Rivendita - Riadattare e recuperare; monetizzare - Referral Se vuoi scoprire tutti trucchi e le strategie da attuare per lanciare o potenziare la tua impresa, non puoi non leggere questa pietra miliare del marketing. Adesso vuoi leggere altri libri di marketing o di business? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Eccellenza. Un'Italia eccellente e quindi felice, deve diventare l'imperativo categorico del nostro essere cittadini". Andrea Illy SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio A qualsiasi persona. Cosa impari Un libro "effetto caffeina" che intende sprigionare una forte dose di ottimismo a chi lo legge e risvegliare un senso patriottico che da diversi anni è in fase discendente. Andrea Illy, noto imprenditore del caffè, analizza in maniera dettagliata, con rigore scientifico, le varie problematiche che attanagliano il nostro paese: dal lavoro, alla politica, all'economia. Italia felix significa, appunto, "Italia felice": perchè Illy crede fermamente in un futuro eccellente e prosperoso per il nostro paese e ne spiega i motivi. Ci sono tante ragioni per deprimersi, ma altrettante da cui ripartire e lo si può fare solo valorizzando i nostri punti di forza: la creatività, la bellezza, la cultura, ma soprattutto la resilienza che ci ha sempre contraddistinti. "Che cosa manca all'Italia per essere il paese più felice al mondo?". Descrizione e frasi salienti Per attitudine caratteriale leggo molto spesso articoli o libri che trasmettono positività. Questo è il motivo per cui ho deciso di acquistare questo libro, grazie al consiglio di una persona. Le visioni pessimistiche, a cui siamo abituati giornalmente, ci condizionano e ci fanno dimenticare i lati positivi del nostro paese. Essere felici è un dovere e per farlo abbiamo bisogno di pensare in maniera positiva, ma realistica. Andrea Illy è un personaggio di spicco dell'imprenditoria italiana. Oltre, ovviamente, a rappresentare Illycaffè in tutto il mondo, è anche presidente di Altagamma (Associazione italiana delle industrie) che ha l'obiettivo di promuovere l'eccellenza, l'unicità e lo stile italiano nel mondo. Francesco Antonioli, giornalista economico, lo intervista regalandoci una conversazione scorrevole e ne sviluppa un interessantissimo libro, che affronta tematiche piuttosto impegnative con un approccio "leggero" e ironico, ma nello stesso tempo filosofico e scientifico, vista la rilevanza culturale dell'imprenditore triestino che si definisce un "chimico umanista". Dal libro emerge soprattutto il valore umano della persona e lo si nota dal rispetto che ripone verso i suoi dipendenti, dal suo concetto di famiglia, dall'illimitata fiducia verso i giovani e le nuove generazioni, da una visione del lavoro sostenibile ed ecologica e basata sul "noi" piuttosto che sull'individualismo. Un libro che consiglio a tutti perchè rappresenta un grido di speranza e una provocazione nei confronti di chi ha smesso di vedere il lato positivo. Dal "PIL" al "FIL" di Andrea Illy “La felicità è data dall'unione di edonia - il piacere come bene esclusivo e personale da ricercare, raggiungibile attraverso la capacità di mantenere il controllo nelle situazioni avverse e in quelle favorevoli - e di eudaimonia, che comporta la capacità di dare significato a quel piacere e che è riconducibile all'arte di saper vivere”. Un indicatore numerico che ci parla soltanto di soldi è in grado di parlare anche della nostra felicità? Come ben sappiamo questo è rappresentato dal PIL (prodotto interno lordo), ma Illy provocatoriamente propone il FIL, la felicità interna lorda, proprio per rappresentare altri parametri che non siano quelli già rappresentati finora: come il benessere psicologico, la sostenibilità ambientale, la diversità culturale, l'utilizzo del tempo, un buon governo, la biodiversità e la vita ecologica. Per farlo bisogna partire dalla scuola, la seconda agenzia educativa dopo la famiglia, che ha il dovere di trasmettere valori e conoscenze indispensabili per formare futuri adulti felici. Illy parla di un'economia positiva, basata su visione, collettività e sostenibilità. Parte dal presupposto che l'individualismo, tipicamente italiano, non può portare ad una crescita globale. L'Italia può ambire a riconquistare posizioni se solo decidesse di remare verso lo stesso senso. Le problematiche tra Nord e Sud sono ancora attuali dopo anni di lotte continue e tali differenze economiche sono il risultato di scelte politiche sbagliate e di comportamenti egoistici di molti personaggi. Qual è la vision dell'Italia? E' questa la prima domanda che dovremmo porci. In riferimento all'incapacità tutta italiana di fare squadra, Illy parla di una modalità dell'attuale sistema scolastico che non valorizza il gruppo, ma l'individualismo. Sempre secondo l'imprenditore, la scuola dovrebbe costruire futuri uomini che prediligono il gioco di squadra, insegnando loro sin da piccoli a lavorare insieme su progetti che possano portare ad un risultato comune. “Manca stabilità politica e manca un approccio culturale per fare squadra, tra noi italiani, amare di più il nostro paese e fare squadra nel modo di approcciare la società e l’economia, perchè gli altri paesi che fanno squadra sono più forti, perchè la complessità a livello mondiale è tale per cui solo mettendo in rete i nostri cervelli possiamo pensare di farcela”. Però come si dice in gergo: "il pesce puzza dalla testa", in Francia esiste l'École nationale d'administration, che ha l'obiettivo di formare i politici del paese. Mentre in Italia, molto spesso, ci affidiamo a personaggi improvvisati e poco competenti che non fanno il bene del nostro paese e che non incarnano in alcun modo la figura di leader. Gli ultimi governi non hanno mai contribuito a valorizzare le nostre attitudini che ci contraddistinguono, ancora oggi, in tutto il mondo. La cultura manifatturiera, il cibo, l'altissima presenza di beni culturali e di reperti artistici e archeologici, il turismo, le industrie automotive, il lusso: abbiamo un vantaggio competitivo "endogeno" rappresentato dal concetto del bello, del buono e del ben fatto. Il nostro paese non ha nulla da invidiare agli altri stati, che grazie a capacità organizzative, migliori politiche lavorative, burocrazia più snella e tassazioni più basse, riescono a valorizzare maggiormente quello che possiedono. Concludo come le ultime righe del libro: "Why worry?" e con un video che viene citato, rappresentativo di questo concetto. Per ritornare ad essere un'Italia Felix dobbiamo fare squadra, far emergere la passione che ci caratterizza e, come sempre abbiamo fatto nella storia, riusciremo ad rialzarci più forti di prima. Adesso vuoi leggere altri saggi? 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