L'orientalismo va pensato anche come una serie di limiti e costrizioni del pensiero, non solo come una dottrina puramente positiva. Alla sua radice vi è l'ineliminabile distinzione tra una superiorità occidentale ed una corrispondente inferiorità orientale. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio A qualsiasi persona. Cosa impari "Orientalismo" è un prezioso saggio che pone l'attenzione sulla distinzione sia ontologica che epistemologica tra l'Oriente da un lato e L'Occidente dall'altro. L'obiettivo di questo libro è di farti riflettere sulla visione occidentale dell'Oriente, quasi un richiamo all'approfondimento e al pensiero critico. Lo scrittore pone l'attenzione, con tono spiccatamente critico, sul colonialismo e sul dominio dei paesi Europei come Francia ed Inghilterra, in tutto l'Oriente. Un imperialismo che definisce volutamente "eurocentrico". Ma precisamente cosa rappresenta il concetto di Orientalismo e qual è il pensiero dell'autore? Descrizione e frasi salienti "L'orientalismo va pensato anche come una serie di limiti e costrizioni del pensiero, non solo come una dottrina puramente positiva. Alla sua radice vi è l'ineliminabile distinzione tra una superiorità occidentale ed una corrispondente inferiorità orientale". Edward W. Said è nato a Gerusalemme, ed è stato uno scrittore e critico letterario. Questo saggio, che rappresenta la sua opera principale, ha destato non poche critiche per la sue pungenti riflessioni nei confronti dell'occidente. Lo ritengo un libro probabilmente di parte e sicuramente impegnativo, scritto con uno stile prolisso e a tratti ripetitivo, per cui te lo consiglio se sei interessato ad approfondire l'argomento. "Orientalismo" è una sfida dell'autore riferita ad una storica concezione di inferiorità dell'Oriente nei confronti dell'Occidente. Non è certamente una lettura che ambisce ad unire le due visioni, che tutt'ora rimangono diverse, ma aspira ad eliminarne i conflitti e a far ragionare sulle origini di questa palese dicotomia: "noi" e "loro". Alcuni pensieri sull'orientalismo li possiamo trovare anche in noti autori come Eschilo, Victor Hugo, Dante Alighieri e Karl Marx. Quando si è sviluppato il dominio dell'occidente nei confronti dell'oriente? Dagli inizi dell'Ottocento sino alla seconda guerra mondiale, Francia ed Inghilterra predominarono in Oriente. Dalla fine della seconda guerra mondiale, l'egemonia passò agli Stati Uniti, insieme a molte nozioni ed atteggiamenti coltivati in precedenza. In seguito l'Oriente ha iniziato ad avere una propria identità, una tradizione di pensiero, che gli hanno dato realtà e presenza per l'Occidente. In passato, quindi, l’Occidente ha declinato questo senso della diversità, come senso della propria superiorità e ha quindi guardato l’Oriente dall’alto in basso: posizione da cui lo ha inevitabilmente giudicato inferiore, più debole, arretrato e meno sviluppato. Le due entità oggi si contrappongono dal punto di vista culturale, ma si sostengono e si "studiano" a vicenda. L'Europa ha imparato a conoscere l'Oriente in modo più scientifico, mostrando interesse verso tutto ciò che esso poteva offrire. "Orientalismo vale a dire un modi mettersi in relazione con l'Oriente, che non è solo adiacente all'Europa, è anche la sede delle più antiche, ricche ed estere colonie Europee". L'influenza della letteratura, di testi arabi e orientali, ha diffuso nell'occidente un'immagine culturale. Successivamente il mondo degli affari, il petrolio, le filosofie e le tradizione orientali, hanno avvicinato due visioni diametralmente opposte: una concezione statica e conservatrice, quella orientale, e una progressista e moderna che caratterizza i paesi occidentali. Il concetto di orientalismo permane tutt'ora e viene divulgato e rappresentato dai media, che essendo un veicolo fondamentale nella nostra esistenza, spesso amplifica una visione orientalista distorta e poco oggettiva. Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri saggi? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Voi avete bisogno di gente come me. Vi serve la gente come me, così potete puntare il vostro dito del cazzo e dire: "Quello è un uomo cattivo". E dopo come vi sentite, buoni? Voi non siete buoni. Sapete solo nascondervi, solo dire bugie... SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio A qualsiasi persona. Cosa impari Lo zingaro e lo scarafaggio è una storia vera in chiave romanzesca di un'indagine sul calcio scommesse in Italia lunga più di un anno. Scoprirai che dietro a questo bellissimo sport ci sono anche spietate bande criminali, mafie, calciatori corrotti e frustrati per la propria carriera. Chi sono "lo zingaro" e "lo scarafaggio"? Scoprilo leggendo la recensione. Descrizione e frasi salienti «In Italia si può toccare tutto, ma il calcio no». Eppure loro hanno avuto il coraggio di farlo. I giornalisti Giuliano Foschini e Marco Mensurati hanno condotto un'inchiesta per la "Repubblica" e di questa storia tristemente vera ne hanno fatto un libro, un racconto sapientemente trasformato in un romanzo struggente, a tratti inverosimile. I dialoghi, il viaggio e gli incontri sono un prodotto di pura fantasia ma i fatti sono realmente accaduti e i personaggi sono, purtroppo, anch'essi reali. Un libro da leggere tutto d'un fiato, che a chi ama questo sport non può che lasciare un velo di amarezza, ma nello stesso tempo auspico anche di speranza. Il protagonista è lo zingaro: Hri, ovvero Hristyian Ilievski. La pedina chiave del calcioscommesse degli ultimi anni. L'uomo che ha saputo convincere giocatori di serie A, B e Lega Pro, tramite degli intermediari, a vendersi le partite, e indubbiamente anche la dignità e la carriera. E lo scarafaggio? Era il dispregiativo che Hri utilizzava per indicare i calciatori corrotti. Ma, lo scarafaggio per eccellenza è Carlo Gervasoni, calciatore che ha militato in squadre di Lega Pro e B, che prima si è venduto e poi si è pentito. Senza dimenticare Paoloni il "Gattone", Masiello e Zamperini. La storia viene raccontata con gli occhi dell'autista di Ilievski, lo zingaro. L'inchiesta è partita nel 2011 in seguito ad un malore dei giocatori della Cremonese. Fu proprio Paoloni che avvelenò i suoi compagni di squadra e li mandò all'ospedale. Decise di vendere diverse partite e divenne "famoso" nel giro del calcioscommesse. Peccato che face "saltare" anche alcune partite accordate scatenando l'ira degli scommettitori e da uomo pedina divenne un infame da far fuori. Lo salvò l'arresto, altrimenti sarebbe un uomo morto. Il mondo degli scommettitori, però, era ben radicato e sviluppato: c'erano i "bolognesi", tra i quali il noto Beppe Signori, i "pugliesi", i "milanesi" e gli "zingari", di cui questo libro ne fa voce quasi in prima persona. Imprenditori, ristoratori, tabaccai, magazzinieri e calciatori corrotti, tutti uniti dal dio denaro. Mafia e pallone non sono mai stati così vicini. Chi paga? Solo i tifosi, spesso illusi e ingenui, vittime della criminalità, dell'ignoranza e della frustrazione di alcuni calciatori falliti, che rappresentano tutto tranne che degli idoli. Lo ritengo un imperdibile libro di giornalismo d'inchiesta che non puoi non leggere! Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri sullo sport? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Non potendo più competere per acquistare campioni già formati, serve fabbricarli in casa. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Appassionati di calcio, allenatori, responsabili di settori giovanili e osservatori. Cosa impari Settori giovanili d'Europa è un viaggio nei vivai più prestigiosi del mondo in cui sono cresciuti calciatori che hanno fatto la storia del calcio. Potrai conoscere i metodi allenamento, criteri di selezione, filosofie ed organizzazione di settori giovanili di club del calibro di Inter, Real Madrid, Manchester City, Paris Saint Germain, Ajax e la Federazione Tedesca. Come sono organizzati e quali sono i punti di forza di queste realtà? Leggi la recensione. Descrizione e frasi salienti Seppur sia un testo del 2013, ritengo sia piuttosto attuale, per quanto racconta ed espone accuratamente le metodologie ancora effettive di alcune società e ripercorre anche, in maniera sintetica, la storia sportiva del calcio degli ultimi 25 anni: come si è evoluto calcio, dal punto di vista della tattica, del gioco e confronta l'organizzazione calcistica dei principali stati europei, come Italia, Francia, Spagna, Inghilterra, Olanda e Germania. I due scrittori, con l'aiuto dei responsabili dei settori giovanili, illustrano la filosofia e le metodologie dei vivai dei seguenti club: 1) Inter: ha 6 CDF (centri di formazione) in totale e diverse società affiliate (circa 58 nel 2013) che usufruiscono di corsi di aggiornamento, momenti di confronto con i tecnici nerazzurri e segnalano eventuali talenti pronti per il salto nei professionisti. Altri progetti: i Summer Camps (5-12 anni), l'Inter Academy (8-18 anni) e la Scuola Calcio (5-7 anni). Peculiarità: semplicità. 2) Real Madrid: la cantera dei blancos è un punto di forza, il club detiene anche due squadre, oltre alla prima: la Castilla, squadra B e il Real Madrid C, la terza. Inoltre ha una rete di circa 20 osservatori. Periodicamente organizza i trials, giorni di prova in cui vengono selezionati i calciatori. Peculiarità: palleggio e mentalità vincente. 3) Manchester City: L'academy utilizza un programma chiaamato: The Player Development Lifeskils Programme, che contribuisce a migliorare la qualità sia i giocatori che degli allenatori. Si allenano ragazzi dai 6 ai 18 anni provenienti da tutto il mondo, accuratamente selezionati dagli osservatori. Peculiarità: preparare calciatori intelligenti, forti ed emotivamente pronti per la prima squadra. 4) Paris Saint Germain: il centro di formazione del PSG è riconosciuto dalla Federazione Francese di calcio (FFF) come uno dei migliori in Francia. Lo step iniziale è la Pre-Formazione, in cui i ragazzi vengono minuziosamente preparati per passare ai Centri di Formazione. La selezione degli osservatori avviene principalmente a Parigi e dintorni, ad eccezione di segnalazioni di talenti provenienti dall'estero. Peculiarità: programmazione di medio-lungo termine. 5) Ajax: il settore giovanile è il cavallo di battaglia del club. La società di basa sui seguenti principi cardine: filosofia consolidata, metodologia di insegnamento, continuità e pazienza di aspettare i risultati. L'obiettivo del club non è vincere trofei, bensì crescere campioni pronti per la prima squadra. Peculiarità: divertimento, pazienza, possesso palla e attacco. In seguito vengono meticolosamente proposte circa 250 esercitazioni relative a tutte la fasce d'età: 5-8 anni, 9-12 anni, 13 ai 16 anni delle nazioni citate. Vuoi scoprire tutti le metodologie e le soluzioni tattiche delle leghe e dei club più importanti d'Europa? Leggi il libro e non te ne pentirai. Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri sullo sport? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. Il Fair Play Finanziario è necessario per la sopravvivenza del nostro giocattolo e Platini il calcio lo ama troppo. SCHEDA DEL LIBRO
A chi lo consiglio Appassionati di calcio. Cosa impari Vincere con il Fair Play Finanziario è il primo libro che approfondisce il tema relativo all’introduzione della norma Uefa, che oramai, attiva da diversi anni, ha rappresentato una vera rivoluzione nel mondo del calcio. L’autore ha analizzato oltre 300 bilanci di club più importanti d’europa e ne ha fatto un libro. Imparerai come un club può vincere anche con il fair play finanziario. Leggi la recensione. Descrizione e frasi salienti E' un libro del 2011 e come tale va ritenuto. Sono descritti in maniera chiara e analitica, ma comprensibile a chi conoscere il settore, diversi bilanci dei top club con i relativi ricavi e costi. Lo scrittore è un commercialista, appassionato e conoscitore del settore. La norma è stata approvata dalla UEFA nel Settembre 2009, periodo da cui è partito il monitoraggio, mentre le prime multe sono partite dalla stagione 2013/2014. Dal libro emerge che i ricavi negli ultimi anni sono aumentati, ma lo stesso discorso vale anche per i costi. La sola voce del salario grava sul 64% sul fatturato totale. Le società vivono oltre le loro possibilità, andando avanti con molteplici passività. Molti club convivono con debiti oltre i 12 mesi, con l'obiettivo di pagare i calciatori in due, tre anni successivi dall'acquisto. Pur essendo spesso delle SPA, non hanno l'obiettivo di produrre reddito, ma di raggiungere risultati sportivi nel più breve tempo possibile. Ecco, il Fair Play Finanziario nasce quindi, proprio per contrastare tali incongruenze e con un fine ben preciso: i costi non devono superare i ricavi. Manco a dirlo, l'Italia è il paese, tra le Top leghe d'Europa in cui il monte ingaggi dei calciatori grava maggiormente sul fatturato dei club. Si trova però tra le ultime in quanto a ricavi commerciali e ricavi da stadio. Quali sono le previsioni a lungo termine dello scrittore sul futuro del calcio dopo il FPF? - Stadi più moderni - Stipendi più bassi - Investimento nel settore giovanile - Scouting più efficiente - Manager capaci - Mecenati addio - Campionati più equilibrati - Contratti flessibili - Rose meno numerose - Nuove fonti di entrata Qualcosa è cambiato o cambierà un futuro? Non è una sfida né facile né di breve durata. I nostri club, alla luce delle sanzioni e delle possibilità di spese contenute, riusciranno a competere in futuro con i ricavi dei top club europei? La storia, finora ci dice che siamo ancora molto indietro... Leggi il libro e scoprirai quali sono le principali fonti di reddito dei più grandi club al mondo! Aspetta, non scappare! Adesso vuoi leggere altri libri sullo sport? Se hai 5 secondi lascia un feedback, bastano due CLICK e condividi la recensione! Segui le pagine Linkedin e Facebook per rimanere aggiornato. |
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